zattere per le mamme

...le forze cominciavano a venirmi meno, quando all'improvviso intravidi tra i flutti una zattera ed una mano allungata verso di me...con gli occhi brucianti di salsedine e la bocca piena di acqua riuscii a dire solo uno stentato 'grazie'...

mercoledì 14 aprile 2010

Mannaggia bubbà

Ho inviato una mail al mio capo chiedendogli ancora una volta una spiegazione. Non mi risponde, nè arriva la ricevuta di lettura avvenuta. Non sono una donna cuor di leone;certe volte mi sono anche fatta schifo per questo. Per i miei familiari e per i miei figli sono pronta a gettarmi da un treno in corsa o dal quinto piano. Nella professione mi hanno fregato tante volte per quella dabbenaggine imposta da mio padre. Sono tanto educata, pure un pò fregnona, con un fortissimo senso del dovere e sopratutto della gerarchia dove anche se il più alto in carica è un' emerita testa di cazzo va rispettato fino alla muerte.
Quando ascolto nell' I pod una musica triste l'angoscia mia attanaglia e mi vedo dall'esterno come una povera crista e ciò non corrisponde assolutamente alla realta.

Perchè vorrei che questo post avesse l'audio per farvi sentire quanto è dolce la risata un pò grassottella di mio figlio spogliatoio. Che da quando ha imparato a stare nel girello si sente Indiana Jones ed entra nelle stanze come se stesse entrando nella caverna del Santo Graal salvo poi scoppiare a ridere come un pazzo. Boh chi li capisce stì nanetti.
Perchè mia figlia Micol è stupenda e,nonostante certe mie stranezze caratteriali, mi vuole tanto bene, è bravissima a scuola, ha un discreto senso dell'umorismo per avere solo sei anni e mezzo e se si accorge di una certa faccia appesa (quella di chi si sente un nulla a causa degli eventi) mi toglie l'incombenza di dover giocare con spogliatoio e mi lascia schiattà a guardare nel vuoto.
Perchè chi mi vuole bene - leggi my husband, my mother or my father - mi riempiono di complimenti che pure nella loro esagerazione, non riesco a trovarci delle forzature e me li bevo tutti quanti e chissenefrega.
Perchè siamo tante a dover combattere contro questa ingiustizia ma non mi sovviene che qualcuna non abbia chiuso una porta per aprire un portone. E' ciò che mi auguro e che spero mi auguriate anche voi.
Vado a preparare la cena. E a stordirmi con le esalazioni della friggitrice. Adieau.

7 Comments:

Blogger chissenefrega said...

come al solito.....talento gettato alle ortiche..cara lemoni.....scrivi un libro ...e farai la tua fortuna.....ciao

8:09 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ehi Lemoni!
Forza e coraggio!
Ti mando un abbraccio un pò impolverato dal tempo, ma sempre pieno di sole!
Astralla

11:02 AM  
Blogger Giuliana said...

è vero, il più delle volte si chiude una porta e si apre un portone, ma non va bene che la porta si chiuda.
combatti, lemoni, fai il diavolo a quattro, sputtanali, non te la tenere questa cosa che ti fa guardare fuori dalla finestra. incazzati, eccheccavolo, non sei una bambina - i bambini sono quei cosi fantastici che stai tirando su, e se riesci a tirar su loro così bene, perché non dovresti tirare su te stessa.
ti penso molto e ti abbraccio

1:01 PM  
Blogger Vita di mamma said...

Qualche tempo fa una ragazza che conosco, disoccupata da qualche mese, mi disse:«Ho due figli meravigliosi, ho l'aiuto dei miei genitori (il marito no perché col divorzio pare si sia pure scordato di essere padre...), ma senza lavoro mi sento un niente, mi pare di non avere dignitá e di dover pure vergognarmi». Pure lei era stata licenziata, non per la maternitá peró. Il lavoro é importante, non solo per guadagnare il pane, ma per sentirci utili anche fuori della nostra sfera familiare. É normale che tu ti senta amareggiata, anche perché con te sono stati bastardacci. Tu peró non perdere la fiducia perché se la porta si é chiusa non significa che non ce ne sia un'altra. Puó non essere un portone, ma non fa niente. Io ho fiducia e ti auguro di trovare presto la chiave.
In tema friggitrice: visto che ti sei immersa nella nuova fraganza "Eau de Fritte" spero almeno che in tavola tu abbia messo una fritturina mista!

12:03 PM  
Blogger copyman said...

Mi dispiace - e non è una frase di circostanza - per l'epilogo sciatto e amaro di un'esperienza lavorativa in cui avevi messo abbondanti dosi di passione oltreché di intelligenza.
Come ha scritto Giuliana, non va affatto bene che abbiano approfittato della maternità per farti fuori. Oltre a essere un comportamento bieco e sessista, è la dimostrazione di quanta incompetenza e miopia ci sia nel management, che proprio non arriva a capire che una persona di valore, che ha acquisito capacità ed esperienza, è una risorsa da tenere stretta, non merce usa-e-getta.
Confido in nuove e migliori possibilità di far valere quello che sei.

P.S. Anche in versione "mamma scarmigliata del bellillo Spogliatoio" sei uno spettacolo. :-)

2:05 PM  
Blogger Annachiara said...

Concordo con Copy che sei uno spettacolo da scompigliata.
Io fossi in te abbasserei la guardia e ci andrei fisicamente dal capo. Una passeggiata in centro senza figli fa sempre bene e tu resti sempre una gran gnocca. Vai dal parrucchiere se ti fa sentire meglio e stendilo verbalmente, al capo!
Un abbraccione

11:58 PM  
Anonymous Anonimo said...

cara graziella ti scrivo qui, sperando mi leggerai perchè ho cercato s.m. su f-book ma ce ne sono tanti e...prima che passi troppo tempo mi piacerebbe rimanere un po' in contatto con te e la tua bella famiglia dopo la settimana ad ischia...
un bacione ai piccoli e alla mamma... da me, daniele e marina!
stefania.z@libero.it
ciaoooo

12:47 PM  

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