zattere per le mamme

...le forze cominciavano a venirmi meno, quando all'improvviso intravidi tra i flutti una zattera ed una mano allungata verso di me...con gli occhi brucianti di salsedine e la bocca piena di acqua riuscii a dire solo uno stentato 'grazie'...

venerdì 18 gennaio 2008

UN SORRISO ANCHE IO...

Perchè anche io sono mamma ed ho letto proprio ieri la storia di una bimba morta ad 11 anni di neuroblastoma ed il coraggio che ha avuto.

UN SORRISO PER UN ANNO

Era già da qualche giorno che la piccola Tzitzi ogni volta che rimaneva a giocare nella sua cameretta sentiva un bisbiglìo. A volte era lieve come un alito di vento, altre volte più netto come il rumore che fa la lama dei pattini sul ghiaccio; e buffamente succedeva che se la sua amica del cuore si fermava a giocare con lei, Tzitzi le chiedesse di continuo se sentisse qualche rumore. O che la mamma nel rimettere a posto i vestitini nell’armadio venisse supplicata dalla bimba di rimanere solo un momento ad ascoltare con attenzione in silenzio. Ma niente. Nessuno tranne lei sembrava sentire quel bisbiglìo.
Tzitzi era seriamente preoccupata. Non che fosse il tipo di bambina che crede ai fantasmi. Annò questa poi…ma che la si facesse in barba proprio a lei….doveva sicuramente esserci qualche burlone …sì ma dove!
Di notte il bisbiglìo cessava del tutto ma quel silenzio improvviso sembrava dispiacere a Tzitzi di più di quel rumorino sibilante cui piano piano stava quasi facendoci l’abitudine ; ultimamente però riusciva ad udire, durante i suoi giochi preferiti come un lontano pigolìo, un lamento leggero leggero.
Massìì !!! Qualcuno stava piangendo! Ed ora Tzitzi ne era sicura! Il pigolìo proveniva dai suoi album da disegno.
E così eccitata dalla scoperta, tra fogli appena scarabocchiati o disegni meravigliosamente colorati, pieni di casette, fiori, uccelli, nuvolette, soli, lanciati in aria, buttati alla rinfusa, sentiva il rumore divenire sempre più chiaro: non c’era dubbio! Ecco chi stava piangendo!
Il disegno di due bambini che si tengono per mano…le solite testone tonde, gli occhioni e i palloncini a forma di cuore …non c’era nulla di strano…ma ecco…mentre uno dei bambini mostrava un bel sorriso da guancia a guancia, Tzitzi si rese conto che nella fretta aveva dimenticato di disegnare il sorriso anche all’altro bambino. Occielo, che sbadata! Pensò la piccolina, come aveva potuto commettere questo errore, lei così buona e generosa! Così corse a prendere il suo più bel pennarello rosa e disegnò il sorriso più bello che avesse mai disegnato al suo disegno senza sorriso. Ora sì che sentiva una risatina sottile sottile che le faceva quasi solletico alle ascelle!
Tzitzi promise a se stessa che mai più avrebbe lasciato un disegno a metà. E nessuno mai avrebbe provato la tristezza di rimanere senza sorriso. Neanche uno dei suoi adorati semplici disegni.

Dedicato a chi ha la volontà di regalare un sorriso.

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