zattere per le mamme

...le forze cominciavano a venirmi meno, quando all'improvviso intravidi tra i flutti una zattera ed una mano allungata verso di me...con gli occhi brucianti di salsedine e la bocca piena di acqua riuscii a dire solo uno stentato 'grazie'...

venerdì 12 gennaio 2007

La ricerca della felicità



Ieri sera io e mio marito ci siamo goduti una bella serata VIP.

All'anteprima del film The pursuit of happyness con Will Smith c'era una sacco di quella che viene definita 'gente che conta', un pò di star nostrane, il solito immancabile Walterone alias er più mejo sindaco dell'urtimi vent'anni e altri più o meno normali. Ah, pure Lapo Elkann in completo a scacchettoni. Una sciccheria che però una come me non è riuscita a cogliere.Vabbè.

Tralascio particolari insignificanti per segnalare un paio di cose.

Il film è da vedere. ASSOLUTAMENTE. Se qualcuno di voi, nei primi anni '80 viaggiava per l'America, rivedrà con assoluta vividezza, come le grandi metropoli erano ben lungi dall'immagine che hanno oggi New York, San Francisco o Los Angeles, molto politically correct,molto fashion, molto shabby dove tutto, come i mobili, sembra decapato, per togliere con una bella mano di vernice bianca la vecchia zozzeria.

E invece la vecchia zozzeria, la povertà e le realtà di estrema povertà, i senza tetto, i matti (quello che ricordo anche io del mio primo viaggio negli States a 18 anni) si rivedono abbastanza nitidamente;e mi ha fatto piacere. E' la realtà delle cose che ci fa sentire vivi;non quelle edulcorate.

Will Smith, ho confessato a mio marito, è un uomo con il quale tradirei tout court;non perchè è di bella presenza (cosa ovvia), non perchè sia di una simpatia trascinante o perchè mi piacciono le sue canzoni.Perchè è un papà,secondo me, straordinario.E lo dico, non perchè il copione glielo imponga.Si vede, si nota subito. Suo figlio, presente ieri sera sul palco insieme a Will Smith, a Gabriele Muccino ed al reale protagonista del film che davvero ha vissuto questo sogno americano, interpreta il ruolo del figlio anche nel film. E' stupendo. E si teneva aggrappato alla gamba del padre, che invece, bonariamente, cercava di fargli dare un certo contegno e ogni tanto scoppiava in una bella risata. Ahò,a me sono sembrati tutti fighi.Pure il regista.

Comunque, meno male che avevo portato i fazzoletti. Ah, a proposito...c'è qualcuno di voi che è mai riuscito a finire, almeno una faccia, del cubo di Rubik?

5 Comments:

Blogger Labelladdormentata said...

La mia è invidia pura!!!!!!!
Non sai quanto mi piacciono questi eventi mondani! La pettegola che è in me emerge in tutta la sua grandiosità! E sono d'accordissimo con te su Will Smith!
Ma ti devo confessare una cosa: nella mia vita sono riuscita, ma solo una volta però, a finire una sola faccia di quel maledetto cubo!
Giuro che non lo faccio più!;-)

2:06 PM  
Blogger Annachiara said...

Io, a differenza della bella bolognese, avrei POTUTO esserci a questo evento mondano! E' che, porca vacca, non lo sapevo. Altrimenti avrei potuto rinunciare alla pizza fatta in casa e ai pannolini di mia figlia per mettere il più aderente vestito che ho e precipitarmi sotto il palco....

3:29 PM  
Blogger lemoni said...

Ehehehehe...cara mia...mi sò dovuta contenere dal non ululare quando will è salito sul palco!Un bel pezzo di marcantonio oibò! E comunque pure Gabriele mica scherza!

3:36 PM  
Blogger Giuliana said...

anch'io solo una, ma rovinando irrimediabilmente tutto il resto...

11:10 PM  
Blogger FEDERICO GHIGLIONE said...

cubo di rubik. io ci mettevo 56 secondi (mio record) era il 1982. era diventata un'ossessione.
il film. mi ha lsciato un segno profondissimo l'immagine di un padre che lotta con rabbia in un mondo di manager non per "il sogno americano" ma per poter dare una vita decente a suo figlio.
adesso la sera torno a casa mezz'ora prima per stare di più con i miei figli.
rosco

4:46 PM  

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