Che donna...
Ma come mai, nonostante io sia una mamma che urla e strepita, tu mi trovi sempre la tua "mammona adorata" come dici tu? Come fai ad amarmi così tanto, io così imperfetta e improvvisata? Come puoi illuminarti in uno dei tuoi sorrisi anche dopo averti sculacciata qualora tu scorga in me la prima crepa di debolezza sul mio viso? Perchè mi abbracci forte dopo averti minacciato di darti una punizione? Perchè, mentre bofonchio parole e brontolo di qua e di là, ti pianti di fronte a me e non ti sposti fino a che non ti strapazzo di baci? E' questo il tuo approccio al prossimo? E' così che hai deciso di vivere la tua vita? Perdonando le debolezze di chi ami e portando ugualmente il sole della tua dolcezza nella nostra vita? Allora non posso che imparare da te questa tua prima grande lezione. E ringraziare Dio per averti dato questo cuore. Perchè i genitori certe cose non le possono insegnare o creare di sana pianta come fosse il colore degli occhi o dei capelli; e poichè sia io che tuo padre, per i motivi che tuo malgrado avrai scoperto in questi anni, piccola saggia donnina, non riusciamo più a scorgere le nostre innate bontà, ne deduco che è tutta tua questa evoluzione. E io mi sbrodolo sotto dalla gioia.
4 Comments:
Ciao ragassa! di la verità che non è dedicata solo a tua figlia ma un po'anche allal tua mamma
molto bello questo post lemoni, alla fine abbiamo sempre bisogno di coccole
Ho imparato più cose io dalla mia piccola peste che lui da me. Forse è lui il vero filosofo.
Un saluto ad entrambe le piccole donne .
M.
Very thougghtful blog
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