Rosso Valentino
“ Pvonto Ovsola,
ciao cavissima, come stai? Ah, io divinamente…la sai la novità…ievi è stato qui il Gvande Savto…ma sì pvopvio Lui….Valentino!”
Questa sarebbe la versione sofisticata elaborata dal mio alter ego.
Nella realtà le cose vanno sempre diversamente. Chissà perché…
Io, la Flami e il buon Piero impegnati nei nostri discorsi post prandiali di stampo filosofico o culturale ( “A Piè, stà sarsiccia de Avezzano m’ha lasciato ‘na arsura” “A Grà l’hai viste què strappone c’hanno fatto il sopralluogo?Nun se potevano guardà” “Certo che il capo c’ha proprio le braccine corte, porca zozza! (essere tirchio ndG)” ) eravamo appena tornati in ufficio quando squilla il telefono.
Zoom su di me impegnata a ridere sguaiatamente su una battuta un po’ sporca di Piero, poi primo piano della Flami che si scarica pupazzetti per il desktop col sonoro dell’Esorcista e vocione di Piero come sottofondo del narratore: alzo la cornetta
“ Prondo…ehm…Pronto?”
“Parlo con la Dottoressa Pepe?”
“Sì sono io”
“Salve, chiamo dall’ufficio stampa di Valentino”
Momento di caos e concitazione
Dissolvenza
Immagini di passerelle, luci rutilanti, scintillii, top model stratosferiche, vestiti meravigliosi, Lui che esce dal backstage cammina con accanto la solita divina creatura alta 1,86, arriva davanti a me, mi prende la mano e mi fa fare una giravolta e mi bacia sulle guance: “ Grazie Cara…”
“Pronto…è sempre in linea?”
Riprendendomi dal sogno ad occhi aperti
“ Sì, mi dica…”
“ Il Signor Valentino verrebbe a fare subito una site inspection del Complesso, se per Lei va bene…”
AZZZZZOOO se va beneee! Non ci posso credereeee!
“Saremo lieti di accoglierlo”
“Bene. A tra poco”
“Arrivederci”
Non è facile spiegare a parole quello che due donne posate nonché pure maritate ed un aitante uomo di mezza età hanno potuto combinare, posso solo dire che sembravano in preda alla taranta pugliese, correvamo di qua e di là emettendo gridolini ed esclamazioni di entusiasmo molto poco forbite. Ci siamo pettinate, aggiustate e pure truccate. Abbiamo continuato a gridare e a ridere come delle matte rincoglionite.
ciao cavissima, come stai? Ah, io divinamente…la sai la novità…ievi è stato qui il Gvande Savto…ma sì pvopvio Lui….Valentino!”
Questa sarebbe la versione sofisticata elaborata dal mio alter ego.
Nella realtà le cose vanno sempre diversamente. Chissà perché…
Io, la Flami e il buon Piero impegnati nei nostri discorsi post prandiali di stampo filosofico o culturale ( “A Piè, stà sarsiccia de Avezzano m’ha lasciato ‘na arsura” “A Grà l’hai viste què strappone c’hanno fatto il sopralluogo?Nun se potevano guardà” “Certo che il capo c’ha proprio le braccine corte, porca zozza! (essere tirchio ndG)” ) eravamo appena tornati in ufficio quando squilla il telefono.
Zoom su di me impegnata a ridere sguaiatamente su una battuta un po’ sporca di Piero, poi primo piano della Flami che si scarica pupazzetti per il desktop col sonoro dell’Esorcista e vocione di Piero come sottofondo del narratore: alzo la cornetta
“ Prondo…ehm…Pronto?”
“Parlo con la Dottoressa Pepe?”
“Sì sono io”
“Salve, chiamo dall’ufficio stampa di Valentino”
Momento di caos e concitazione
Dissolvenza
Immagini di passerelle, luci rutilanti, scintillii, top model stratosferiche, vestiti meravigliosi, Lui che esce dal backstage cammina con accanto la solita divina creatura alta 1,86, arriva davanti a me, mi prende la mano e mi fa fare una giravolta e mi bacia sulle guance: “ Grazie Cara…”
“Pronto…è sempre in linea?”
Riprendendomi dal sogno ad occhi aperti
“ Sì, mi dica…”
“ Il Signor Valentino verrebbe a fare subito una site inspection del Complesso, se per Lei va bene…”
AZZZZZOOO se va beneee! Non ci posso credereeee!
“Saremo lieti di accoglierlo”
“Bene. A tra poco”
“Arrivederci”
Non è facile spiegare a parole quello che due donne posate nonché pure maritate ed un aitante uomo di mezza età hanno potuto combinare, posso solo dire che sembravano in preda alla taranta pugliese, correvamo di qua e di là emettendo gridolini ed esclamazioni di entusiasmo molto poco forbite. Ci siamo pettinate, aggiustate e pure truccate. Abbiamo continuato a gridare e a ridere come delle matte rincoglionite.
Lui è arrivato e se ne è andato in un minuto e mezzo.
Mi rimane la sensazione di essere stata sotto ipnnosi per quegli incredibili 90 secondi, il ricordo di quel profumo paradisiaco che lo avvolgeva, l'allure di chi, ancora in vita, è già un essere immortale.
" Signor Valentino, per me è davvero un onore ed un privilegio conoscerla..."
"Grazie Cara..."
Ammazza e chi s'ò scorda più!
6 Comments:
Graziella, e se ti dicessi che ho conosciuto quella che tanti anni fa è stata sua segretaria particolare?
Certo che è una bella emozione incontrare una mummia!
ghghghgh!!!!!
Io sarei svenuta. Ad Armani ci sono abituata, lui e i suoi boys tempo fa giravano a Pavia. Ma Valentino, l'inventore del rosso Valentino, il santo patrono dell'abito da sera... che emozione!
sì, sì, anch'io voglio viverli, 90 secondi così! voglio poter dire: "Lui mi ha detto gVazie caVa".
facce sognà. se torna aggiornaci ;)
Wow!!!!!!!!!!
quando organizzavo eventi, gli unici a fare sopralluoghi erano quelli del catering...
ma io mi emozionavo lo stesso, perché scroccavo sempre qualche leccornia
;-)
che bello sarebbe lavorare con te, sono certa che mi divertirei un sacco!
;-)
buon fine settimana
Panz
Che leccaculo che sei!!!!! ;-)
Epperò non ci hai detto come eri vestita....
ma cosa è venuto mai a ispezionare il liftato lampadato???
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