Maledetta primavera
Ero molto fiera di me. Avevo scoperto di essere incinta quando ormai non ci speravo più e la gioia di questa notizia mi ha fatto vivere una gravidanza meravigliosa. Alla faccia di tutte le mie amiche pigre, quelle che con un figlio basta e avanza. Alla faccia di certe conoscenze quelli che ma a questa età non è pericoloso. Alla faccia della società che ti vuole etichettare a tutti i costi, infilarti a forza nelle categorie la sexendesiti, il metrosecsual, mo ci si è mesa la coguara ovvero la tipa che esce con un ragazzo più giovane...come se fosse una colpa...e allo stesso tempo come se fare i figli dopo i quaranta fosse una roba da fenomeno da baraccone tipo l'uomo più piccolo del mondo, la donna barbuta e la 42enne che figlia. Dicevo, ero molto fiera di me. Lavoravo e mi sentivo una dea e il panzone del settimo e dell'ottavo mese non mi pesava per niente anche se spogliatoio si girava come una carpa nel microonde (mitica Littizzetto) e il giorno che ho ricordato che mancava solo un mese e mezzo al cesareo programmato e che era tempo che me ne andassi ho visto la sorpresa sul volto del mio capo e dei miei colleghi, segno che, a parte la panza, tutto il resto andava da sè.
Ero fiera di non aver dato in escandescenze per gli ormoni, ero fiera di non aver mai vomitato nel bagno dell'ufficio per la nausea, ero fiera di aver sgobbato nonostante tutto. Oggi scopro che non è servito ad un emerito cazzo. E che, incredibile ma neanche tanto, anche io ho perso il mio adorato lavoro a causa di una maternità. Avevo scritto per una banalissima maternità e poi l'ho cancellato ma penso che essere segati per una maternità è una scusa di merda e c'è ben altro che merita un licenziamento in tronco; chessò scoparsi la moglie del direttore, videochattare per otto ore al giorno, avere l'alito fetido e le ascelle pezzate. Cioè non solo arriva un altro figlio che ti porta il caos apocalittico e tutti i cazzi sono i miei per quanto sei pure da evitare...
L'inverno è stato davvero interminabile. Ora con questa timida avvisaglia di primavera non facio altro che ripassare a memoria il passero solitario come fosse un mantra e a chiedermi perchè.
Mica mi sento più tanto fiera però.