zattere per le mamme

...le forze cominciavano a venirmi meno, quando all'improvviso intravidi tra i flutti una zattera ed una mano allungata verso di me...con gli occhi brucianti di salsedine e la bocca piena di acqua riuscii a dire solo uno stentato 'grazie'...

lunedì 30 ottobre 2006

DOLCETTO O SCHERZETTO?



SI,SI...già me li vedo i più conservatori dire che a noi italiani la festa di Halloween non ci appartiene, che è il solito evento stra consumistico ed estorci soldoni grazie all'accattivante merchandising fatto di zucche arancioni con la risata beffarda, streghette e pipistrelli...e già mi considero accusata di utilizzare stò pretesto pena la poca fantasia per scrivere un nuovo post...

BBONI, STATE BBONI...avete ragione tutti...in qualche modo...epperò vi dico che, con una bimba sveglia come la mia, che frequenta anche bambini più grandicelli più trendy e che, come tutti, è circondata, a partire dal supermercato sotto casa alla cartoleria di tutti questi simboli e mettici che è da sempre attratta (ripeto come parecchi bambini) dalla figura della strega che la attrae e la ripugna dalla paura, passare indenni e fare finta di niente non è possibile...per cui, viviamocela come ci pare questa notte prima degl'Ognissanti, magari chi cucinando una bella pasta e zucca, chi rimanendo alla finestra, al buio, solo con tante candele accese , ad aspettare che passi volando sulla scopa qualche zitella sdentata (e sperando che Micol si addormenti subito, annoiata dall'attesa...poi...ahò hai visto mai...!?), chi facendo il solito zapping (ma poi diciamolo, con lo schifo che danno in televisione quasi quasi sarebbe meglio andare in giro per le case a chiedere "Dolcetto o scherzetto" e magari capita pure di incontrare la bonazza del piano di sopra e "familiarizzare"hehehehe!!!).

Insomma aspetto che mi raccontiate cosa pensate di fare MARTEDI' SERA 31 OTTOBRE... BRRR STò GIA' RABBRIVIDENDO DALLA PAURAAAA....

giovedì 26 ottobre 2006

AZZ

Ebbene, sono tornata in me...dopo la precedente parentesi 'arrapata', parbleau, (mannaggia all'ovulazione ormai passata) , è tornata ad assopirsi la porcella che è in me...che poi, quando si diventa mamme sembra quasi un obbligo dover rinnegare quella parte di sè che magari, in passato è arrivata ad applicare strategie di seduzione che Kathleen Turner in "Brivido caldo" in confronto è una adolescente alle prese con i consigli di Cosmopolitan su come fare un blow job (sempre per i miei amici allergici a tutto ciò che è anglofono - leggi fellatio).
Che vi devo dire...nella mia notevole collezione di libri di ogni genere, ho una sezione davvero interessante sulla letteratura erotica di cui grandi maestre sono Almundena Grandes e Alina Reyes (quest'ultima davvero meritevole...ha persino scritto un romanzo dove, mentre noi usavamo l'immaginazione, Lei fa unire in soddisfacenti amplessi addirittura la grande Marilyn Monroe con John F. Kennedy); questa tipologia di letteratura ha l'innegabile virtù di risvegliare certi sensi che più che addormentati sono solo coperti dalla polvere della quotidianità, dalle ragnatele dei problemi e dall'accumulo delle posticipazioni ("lo facciamo domani, lo facciamo il prossimo week end , magari a Natale a Pasqua o a Ferragosto"). Insomma parliamo di erotismo mooolto sofisticato.

Tempo fa, durante una delle nostre riunioni familiari con parentame vario, mi accorsi che la figlia più grande di mia cugina, età 12 anni da compiere, era intenta a leggere un piccolo libro e che però rimaneva quasi innaturalmente assorta nonostante tutto il caos generale; direi una forma di ipnosi.
"Che leggi Cri?"
"Un libro Harmony..."
" Ah, le storie d'amore appassionanti ambientate nella brughiera scozzese..." dissi e non ci pensai più.

Quell'Harmony l'ho ribeccato e, casualmente l'ho letto un pò qua e un pò là: RAGAZZI SE SONO ARROSSITA E' SOLO PERCHE' ERA TROPPO PURE PER UNA SCAFATA COME ME!
Descrizioni dettagliate di scopate così non mi capitavano da tempo! Per cui attenzione a lasciare in giro libri apparentemente innocui: curiosity killed the cat ... e pure mamma Graziella!!!
Per finire in allegria questo post vi regalo il testo di una canzone di Federico Salvatore, noto cantante comico napoletano:

IL COIOTE INTERROTTO (G. Bigazzi, M. Falagiani, F. Salvatore)

Mia moglie all’improvviso mo’ fa la femminista
E dice che la uso che sono un egoista
E dopo dieci figli che è il minimo normale
Per fare una famiglia un po’ meridionale
Mo c’ha la pissicosi di rimanere incinta
E sono due tre mesi che a letto mi tormenta
“Metti il preservativo” e con questo che mi frega
Perché il preservativo purtroppo mi si piega
La pillola la ingrassa, la spirale c’ha paura
Rifiuta ogni amplesso un po’ contro natura
E proprio l’altro giorno mi ha preso in contropiede
Con la vestaglia nera che si vede e non si vede
Mia moglie ha sussurrato: ho letto su eva express
Il metodo più usato per fare bene il sesso
Per la donna in corriera comm ‘a signora che sta sotto
Il metodo sicuro è il coiote interrotto.
Il coiote interrotto?
Che cazzo hanno inventato che inventeranno dopo
Io al massimo ho saputo la pecorina e il lupo
L’orsetto travestito, la zuppa del biscotto
Ma non ho mai sentito il coiote interrotto
Sarà ‘na nuova moda che viene da New York
Può darsi che si goda come Jurassic Pork
We! Io sono aperto a tutto so’ pure animalista
Ma il coiote interrotto manco a Quark l’ho visto.
In un primo momento il coiote interrotto
Mi faceva pensare a un diabolico oggetto
Un computer speciale che si applica al letto
E che per via genitale collegato a internet
Nel momento cruciale che precede l’orgasmo
Parte in tempo reale un segnale dal cosmo
Che agli spermatozoi chiava ‘na martellata
E protegge l’ovaia dalla grande frittata.
Ma pensandoci bene è un sistema da vip
Non sarà addebitato c ‘a bolletta d ‘a SIP?
Questi te lo mettono in conto come tre interurbane
E sto punto c’ha un costo come andare a puttane.
Quando c’hai dieci figli come cacchio li campi
Tocca fare dei tagli ca ‘unn ‘ne fa manco Ciampi
Il coiote interrotto questo grande mistero
Ieri sera l’ho fatto devo esser sincero?
È ‘na grande strunzata, un rapporto normale
E non centra una mazza quello strano animale
Metti su la canzone di Fred Buongusto
Quella “tre settimane” per togliersi il busto
Dopo il solito bacio ed il solito abbraccio
Altre tre settimane per rompere il ghiaccio
Lei si apparta nel bagno tu ti spogli di fretta
E stai lì come un ragno in calzini e maglietta
E comincia pian piano questa locomotiva
Lo stantuffo di un treno che non sai dove arriva
E si sente l’attrito fra i binari e le ruote
Una volta partito vafanculo ‘o coiote
E si avverte nell’aria una brezza nostrana
Comm’ è bbuona ‘a cicoria con la carne montana
Si comincia a volare e al momento più bello…
Uh madonna ‘o coiote sul passaggio a livello
Lei s’afferra ‘a maniglia del segnale d’allarme
Mentre il treno deraglia e oramai non si ferma
Tutto intorno mi trema lei si scansa di botto…………………..
………….’e ha capito ‘o sistema del coiote interrotto?

martedì 24 ottobre 2006

L'Onorevole e la gattina (vietato ai minori)

L'oculista era come al solito in ritardo. La sala d'attesa con un' unica presenza. Lei sedeva sul salotto basso con le gambe accavallate, una mano rigirava nervosamente un delizioso anellino, con l'altra teneva il manico della borsa come se temesse che potesse improvvisamente sparire. Dall'esterno arrivava un cupo rumore di tuoni.
Silenziosamente si era materializzata nella stanza una figura alta, vestita di blu.Mormorando un confuso buonasera si era seduto esattamente di fronte a lei. Poche parole di circostanza.
"Anche Lei aspetta il Dottor Serliana?"
"Sì"
"E' la prima volta che lo incontro"
"E' molto bravo...e molto in ritardo!" disse Lei sorridendo.
Si guardarono attentamente per alcuni secondi poi entrambi distolsero lo sguardo.
Lui pensò che era bellissima.
Lei pensò che uno così serio,vestito in quel modo e con quella pacatezza ed ordine nello snocciolare quelle poche parole poteva essere un sottosegretario od un Ministro. E che con quell'aria seria seria non era male.
Che buffo. Lei sentiva il suo sguardo che la percorreva ma quando alzava gli occhi per beccarlo sul fatto Lui riusciva sempre ad essere più veloce e a guardare una volta il disegno della mattonella, una volta il piedino del tavolo.
Poi era Lei che lo osservava: la scarpa inglese nera, le mani bianche e curate, l'espressione corrucciata ma rischiarata dagli occhi chiari, forse grigi.
"Un cognome davvero particolare..." disse Lui rompendo il silenzio, e continuò senza guardarla, come se parlasse a se stesso "per un oculista intendo,poichè la Serliana è una tipica finestra rinascimentale e le finestre sono gli occhi dei Palazzi...quasi una predestinazione nel cognome direi..."
Lei colse la metafora e non trovandosi impreparata lo sorprese dicendo: " Già...Palladio... e la basilica palladiana ha un esempio molto raffinato di serliane in serie e...sì devo dire che la sua osservazione è davvero suggestiva " aggiunse scavallando le gambe. Fu in quel momento che lo colse sul fatto: stava chiaramente guardandole le gambe e così lei le riaccavallò lentamente e si accorse che Lui non era assolutamente propenso a distogliere lo sguardo e anzi sembrava quasi che fosse ipnotizzato da quel movimento.
Lei sentì un piacere quasi fisico nell'averlo preso in flagrante ma si meravigliò quando lo vide alzarsi, andare verso di lei e piegarsi fino quasi a sfiorarle con la tempia la spalla.Era vicinissimo, poteva sentirne il profumo, un aroma che le aveva materializzato per una frazione di secondo il bosco della sua casa a Manziana, e non riusciva a capirne il motivo, se si fosse girata un poco con il viso avrebbe potuto dargli un bacio sul collo, lì a metà tra il colletto e la pelle e se Lui avesse fatto altrettanto allora, senza dubbio si sarebbero baciati, Lei così seduta e Lui in quella stramba posizione, piegato in maniera innaturale.
Lui raccolse l'oggetto che si era alzato a raccogliere. L'anello le si era sfilato dal dito e lei non se ne era accorta.
" Credo che questo sia suo..." disse lui in un soffio, dopo essersi rimesso in piedi e guardandola dall'alto.
Si sentiva piccola e anche un pò idiota per cui decise di alzarsi anche lei per riequilibrare le posizioni.
Non poteva negare a se stessa che aveva un desiderio pazzesco che lui facesse davvero quello che poc'anzi aveva solo immaginato:ora che lo aveva dritto davanti a sè, poteva leggergli chiaramente lo sguardo carico di ogni emozione. Era chiaro che il desiderio apparteneva ad entrambi.
Si guardarono ancora e fu in quel momento che Lei velocemente, prendendolo per mano, lo spinse verso la porta del piccolo bagno.
Era buio, per cui, chiudendo la porta lei vi si appoggiò di schiena per bloccarla.
Lui era frastornato ma sentiva chiaramente che non era meravigliato o tantomeno scandalizzato da quella reazione. Ringraziava il Cielo che Lei la avesse avuta.
La sentiva ansimare leggermente lì nell'oscurità e per tranquillizzarla le si avvicinò fino quasi a toccarla. Ma non lo fece. Fu lei che gli prese una mano e con delicatezza se l'appoggiò sul seno. Lui fece il resto.
L e cercò il volto con la mano libera e cominciò a baciarla con lentezza, evitando di palparle quella dolce protuberanza che in cuor suo avrebbe denudato e baciato avidamente.Lei gli circondò le braccia intorno al collo e si fece più stretta aLui costringendolo a malincuore a togliere la mano dal seno. Si baciarono a lungo, nell'oscurità.Senza pensare. Cedendo ad una pazza pulsione dei sensi. Poi, il suono lontano di un citofono. E la voce della segretaria che parla con qualcuno.
Si precipitarono fuori cercando di riprendere nella saletta la stessa posizione di prima.
Il Dottor Serliana era lì pochi istanti dopo:
"Scusate l'attesa, sono veramente mortificato...Allora Dottoressa Persiano si vuole accomodare?"

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sabato 21 ottobre 2006

Rifletto

Sono immersa fino al collo con il Convegno Pan european Reunion della Columbia University qui nelle nostre prestigiose Sale e con la bronchite di Micol e, se pur non sia così lampante la comparazione, dandomi entrambi moltissimo da fare ho concluso che crescere un figlio e curarlo è facile quanto mettere insieme i CEO più potenti del mondo, tra gli amministratori delegati più prestigiosi e gli uomini più ricchi del mondo e cercare di carpire i segreti del loro successo.
Ieri ho conosciuto Luca Cordero di Montezemolo, ex studente Columbia, ha fatto un discorso ovviamente sulla FERRARI e sulla chiave su cui ruota tutto il successo di questa magnifica Azienda. Lui ha racchiuso tutto in una sola parola: PASSIONE.
Il discorso, fatto in inglese non perfetto e con tipica cadenza italiana, è stato degno di un uomo di spettacolo; pause al momento giusto, battute umoristiche, riferimenti al cinema, alla musica , ai Vip e soprattutto al puro essere italiano, che è come dire, facciamo tutto con quella Dolce Vita in più...bravo, la platea era piuttosto impegnativa e le risate e gli applausi sicuramente hanno ampiamente dimostrato di gradire...io, ve lo devo da dì, per dovere di cronaca, quando mi sono presentata con il mio Direttore ho ricevuto da parte sua una cioccata (vedi: sguardo di chi pensa "niente male questa ahò!") che ha fatto impennare notevolmente la mia personalissima opinione di me!
Stamattina mia figlia, con occhio ammaccato e purulento, una tosse catarrosa da vecchietto fumatore e febbriciattola mi ha guardata seria e mi ha detto:
"Vai al lavoro vero? Brava, così hai soldi e mi puoi comprare Stella delle Winx"
"Amore, mamma non va al lavoro per comprare i giocattoli..."
"No? C'andrei io ma oggi non mi sento bene!"

Ecco, un discorso così, tappa la bocca a qualsiasi replica.
Comunque comincio a pensare che Micol è pronta per fare la Columbia University.

venerdì 20 ottobre 2006

E a proposito di nomi



Nel Romanzo "DIZIONARIO DEI NOMI PROPRI" Amelìe Nothomb racconta una storia che mi ha colpito davvero tantissimo...non conoscevo questa strambissima scrittrice che ha lettori fedelissimi in tutto il mondo e questo libro l'ho trovato per puro caso, mentre riordinavo la piccola libreria dell'ufficio...E a proposito di nomi particolari PLECTRUDE vi sembra abbastanza strano? E' il nome della 'davvero speciale' protagonista del libro.
E qui qualcosa in più sulla scrittrice. Probabilmente molti di voi diranno che la sottoscritta arriva un pò tardi a consigliare letture già ampiamente approfondite...ma che volete...sono felice di avere ancora meraviglie da scoprire!

giovedì 19 ottobre 2006

UN AMICO IN PIU'

Quando accompagno Micol a scuola mi diverto a cercare di capire
quale sarà l'eletta...colei che si dimostrerà meritoria
della sua futura amicizia...
perchè l'amico lo si sceglie su determinate costanti che
la madre e il padre possono anche non avere poichè
li si ama a prescindere,
si nasce amandoli.
Con l'amico invece si devono creare certe congiunture
che se sono quelle giuste, allargano il cuore di una nuova
forma di amore forse la più pura forma di
attrazione- fiducia-rispetto.
Inizialmente pensavo fosse la bambina più bella della classe, Luisa, una Barbie in miniatura,
ma è stata una banalissima constatazione dettata più da una pura attrazione estetica; invece mi è sembrato di scorgere dei piccoli segnali di attaccamento ad una bimba piccola piccola, con due occhi nocciola immensi che te li pianta così dritti dritti in faccia e che, nel caos mattutino è sempre lei ad andare incontro a Michi mentre entriamo in classe...
la guarda, poi guarda me e mi mostra un suo tesoro, un braccialetto, una mollettina;
poi comincia il rituale animalesco:le due bambine si scrutano, guardano come sono pettinate (sempre diverse, l'unico vezzo concesso alla monotonia della divisa), fanno dei movimenti strani con il corpo, come se si guardassero da altre angolazioni, senza parlarsi, senza dire nulla si avviano verso il loro gioco o comunque quello che condividono.
Fino a ieri era una bimba qualsiasi;poi Micol ha cominciato a dire il nome e lì mi sono insospettita:
'Ginevra...per una impegnativa come mia figlia, la sua prima amica del cuore non poteva che avere un nome così imponente...eppure il significato le si addice perfettamente poichè,nel suo essere così piccina sembra davvero un elfo luminoso'
Sono curiosissima di vedere i prossimi sviluppi...

lunedì 16 ottobre 2006

LO SPIRITO E IL MONUMENTO




ED ECCO IL COMPLESSO MONUMENTALE S. SPIRITO IN SAXIA IN TUTTO IL SUO SPLENDORE!

Come avevo già accennato nel mio precedente post questo luogo è unico.

Rimane sconosciuto perlopiù alla maggioranza di noi romani ma, lo sottolineo, non è colpa nostra, perchè siamo sempre troppo indaffarati, c'abbiamo tanto da fà, dobbiamo corre e spesso la monumentalità di Roma e le sue bellezze artistiche sono scontate come la pianta finta che orna i nostri pianerottoli.

Istituito come nosocomio nel 1198 sotto il pontificato di Innocenzo III e affidato all'Ordine degli Ospedalieri di S.Spirito viene destinato all'assistenza degli infermi, dei poveri e dei "proietti" (bambini illeggittimi e abbandonati dalle loro madri). Il successivo rifacimento ed ampliamento venne realizzato dall'Architetto Baccio Pontelli per iniziativa di quel 'Gran fabricatore' (citazione mica mia ma del Vasari) di Papa Sisto IV che da solo, per le cose che ha commissionato in giro per Roma, meriterebbe un post tutto suo. Vi ricorda qualcosa la Cappella Sistina? Qui invece da noi parliamo di Corsia Sistina (essendo appunto ospedale) che oggi è suddivisa in due enormi sale , Lancisi e Baglivi (dal nome di due importantissimi medici che hanno lavorato qui) meravigliosamente affrescate con la storia dell'antico ospedale, la rifondazione sistina ed episodi della vita del papa francescano.Il maestoso Tiburio ottagonale ospita un altare attribuito al Palladio con un dipinto di Carlo Maratta e i chiostri esterni (i vecchi dormitori delle balie , dei priori e degli orfani) sono un puro esempio di sobria ma purissima architettura rinascimentale.

Sono convinta di averci vissuto anche anticamente in questo luogo. E' una sensazione, un dejà vu, ma direi la consapevolezza di esserci già stata, di aver già condiviso una mia vita qui. Quando Micol ha cominciato a soffrire dei dolori alle gambe e il terrore di non sapere se fosse una cosa grave mi invadeva, con una scusa qualsiasi mi appartavo nelle sale o nel Tiburio e anche se non è un luogo sacro ho detto le mie preghiere più profonde; in questo posto di cura e sicuramente di sofferenza non ho mai sentito la pesantezza del dolore ma sempre quella sensazione leggera che ti dà la speranza, Spes ultima dea, speranza di sopravvivere di guarire di essere tolto dalla morte sicura di trovare una balia che ti accolga e ti allatti e magari qualcuno che ti adotti...questo anticamente e nella nostra vita attuale, dove sembra che sperare in quelcosa di bello e di migliore sia come volere l'impossibile...o vedendo quanta disperazione ci sia in giro di volere troppo! Invece è un nostro diritto sperare di avere maggiore rispetto dagli altri,maggiore considerazione dai capi, dai colleghi, sperare che nostro figlio nasca sano e se dovesse avere dei problemi sperare che imbrocchi il dottore giusto umano e sapiente!

Vabbè, mi sono fatta prendere un pò la mano dai miei fervori! Comunque sappiate che c'è un luogo a Roma che merita di essere visitato più di ogni altro: fosse solo perchè con una fava beccate due piccioni...il Monumento e pure la sottoscritta alias 'la vera cariatide del S.Spirito' ...come mi chiamano in ufficio!

venerdì 13 ottobre 2006

La saggezza delle principesse

Cara mamma caro babbo
non sapendo come ho fatto
ho richiesto alla fatina
questo addobbo da regina...
"cuor di mamma assai sei bella"
ha esclamato la Graziella
oh mammina che sciocchina
ma ti manca una rotella?
Preferisco senza ori
pietre perle e stì decori
perchè splendo indubbiamente
di mia luce risplendente
Sono bimba assai sapiente
so già essere importante che non c'e
tesor più grande
se non quello che c'ho in mente:
cara mamma, caro babbo
non desidero che questo
esser sì la principessa del reame come ho detto
ma coperta e straddobbata di calor amore e affetto!
Non restate a bocca aperta
ciò che ho detto è cosa certa
dai abbracciamoci veloci
e diamoci tanti tanti baci!
Dedicato a tutti i bambini...soprattutto quando giocano a 'fare i grandi' e scopriamo che sono più grandi di noi!

mercoledì 11 ottobre 2006

MA FURIOOO...

Dopo essermi scompisciata per questo scoop della Lucarelli sul manifesto pendolarismo di Furio sul web mi accorgo con terrore che la notizia non era poi così inattesa e non vi nego che la fronte ha cominciato ad imperlarsi di sudore, tranne poi accorgermi che stamattina anzichè posizionare il fancoil (o ventilconvettore... per i miei lettori anti americani) sul fiocco di neve qualcuno - diciamo inavvertitamente và - ha fatto partì lo scirocco tunisino!
Con il lavoro che fò ne incontro a palate di umanità che dire pignola è semplicemente dargli della pigna, dell'ananas (pine) e qui ragazzi, scherzi a parte, a volte mi sembra di essere la vittima designata del solito maniacale serial killer che conosce a memoria i milioni di specie di coleotteri che abitano la crosta terrestre e te l' infila in gola dopo che t'ha ammazzata!
Premessa n.1
Io lavoro in una delle più belle location storiche di Roma del XV secolo. Sono la Responsabile degli eventi presso questo meraviglioso luogo. Quando spiego dove lavoro la maggior parte delle persone esclamano che faccio un lavoro fichissimo... prima ... poi...però, di solito, mi dicono che non hanno capito dove sia stò posto. E qui casca l'asino, perchè i più puntigliosi cominciano a guardarmi come se stessi dicendo 'na fregnaccia (loro i conoscitori di tutto ciò che è dimora storica a Roma e non ammettono che magari qualcosa può essergli pure sfuggito!) e così parte il faccia a faccia:
" Complesso Monumentale XY, eh? Ma è quello a San Giovanni?"
" No, quello è un altro...questo è vicino a San Pietro"
" Ah, quindi è quel padiglione dentro al Vaticano..."
" No, no...non c'entra nulla...è un luogo di accoglienza antichissimo, poi ospedale rinascimentale oggi luogo restaurato e spazio per eventi!"
" Ma sei sicura? "( E qui di solito divento rossa e blu e la napoletana che è in me comincia a sognare di prenderlo a morsi sul collo e mandarlo all'ospedale quello moderno però!)
" Sicurissima, ci passo quasi l'80% della vita mia lì dentro!!!"

Premessa n.2
Accertato che non sono una mitomane che crede di essere la diretta discendente di Papa Sisto IV e che si permette di dire che vive e vegeta nell'appartamento Borgia ma semplicemente una che, almeno una botta di culo nella vita l'ha avuta ( insieme a quella di aver dato alla luce la bambina più bella e dolce dell'Universo, ma questa è un'altra storia...) di solito i miei problemi più grandi sono con quelli che vorrebbero organizzare un evento all'interno della struttura, che come sopra, non sa di cosa si tratti, che si sentono i più fichi PCO of the world (leggi organizzatori o professional congress organizer!) e che non hanno nessun timore di osare:
" Senta ma il Ristorante quante persone accoglie?"
Qui di solito io sono già svenuta e la mia collega è già pronta con i sali...
" Non è un ristorante - dico con voce querula- è una dimora storica...e sembro Magda quando dice non ce la faccio ppiùùù..."
" Ah, le pareti sono completamente affrescate ...uhmm...e ci possiamo attaccare i banner con i loghi dell'azienda sopra? e qui segue una serie di richieste del perfetto Pco che farebbero arrappare la pelle anche alla mummia di Tutankamon:
- Possiamo creare una discoteca stile chiesa sconsacrata ?(per le aziende più cool...)
- E sospendere dal soffitto a cassettoni del '600 con un tirante in acciaio una ballerina brasiliana con tanga e piume per la convention di chiusura anno?
- Allestire una mostra di fotografie porno d'annata per i cent'anni della casa editrice che pubblica LE ORE? (nonostante durante l'inspection o sopralluogo che si voglia dire, il richiamo alla santità del luogo sia emerso dappertutto!
- Vorremmo organizzare la sagra delle frattaglie e fare la preparazione con tanto di squartamento direttamente in sala...pensa che sia possibile?

I miei problemi, quelli grossi, quelli che mi fanno venì la sudarella sono dovuti dai tre momenti topici del mio lavoro:allestimento dell'evento - svolgimento dell'evento - fine e smontaggio di tutto l'ambaradan.E' qui che le società organizzatrici, la società cliente o Furio in persona (uno e trino) cominciano a puntualizzare, a sciorinare standard, a fare piccole ma brucianti critiche a trovare il pelino e io,lì pronta a chiudermi in bagno e a darmi pizzichi sulla panza!
- Uè ma questi affreschi sono un bel pò scoloriti (e certo stanno attaccati al muro da 500 anni per la bella faccia tua!)
- Uè ma le cucine vanno montate in un Chiostro all'aperto? ( No è che alla fine del '400 rimaneva un pò difficile arredare il ristorante...)
- Uè ma queste sale c'hanno un acustica di merda ( allora vallo a dire all'architetto dell'epoca! Ma poi non solo ci dovete solo magnà in questo posto divino ma c'avete da ridì se la cristalleria dei tavoli non tintinna abbastanza?).

Questo è solo l'assaggino...a proposito...quesito ai blogger romani...MA VOI AVETE CAPITO DI QUALE LUOGO STO' PARLANDO?
Al primo che indovina, regalerò una visita guidata personalizzata effettuata direttamente dalla sottoscritta! VAI COL CONTEST!


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lunedì 9 ottobre 2006

Tutti insieme appassionatamente

Sai mamma, te lo volevo proprio dire...che ieri è stata una giornata tanto bella...sono sempre contenta di vedere nonno ba-bau e la Giovanna, e nonna Mina e poi tutti i miei cuginetti di Napoli...e così tutti insieme abbiamo corso sul prato, e raccolto i fiorellini e poi abbiamo mangiato tante buone cose in quel posto rustico dove tu ridevi perchè la cameriera dicevi c'ha quasi cent'anni e che per servire tutti noi avevi paura che da un momento all'altro andava di là (però non ho capito che vuol dire andare all'Aldilà!) e ti venivano le lacrime però non eri triste e pure questo non l'ho capito. E poi papà e Vito e nonno si sono messi a giocare a carte sotto gli alberi grandi e nonno rideva pure lui sotto i baffoni e poi io ho scoperto che se faccio i grattini ai ba-bau sotto la pancia loro muovono le gambe e sono proprio buffi!
Mi è piaciuto pure quando tu mi facevi sentire i rumori del vento tra i rami dell'albero delle ciliegie, e pure i rumori nella pancia di papà che però non sono la stessa cosa perchè fanno proprio tanta paura...quanti baci ho ricevuto! Mi baciava nonna Mina,mi baciava l'annarita, mi baciavi tu e nonno ba-bau contemporaneamente, mi baciava colla lingua Pooch, e poi Cri e peppe mi abbracciava e mi faceva volare in alto e girava tutto, girava tondo però non siamo finiti tutti giù per terra...mamma... una cosa te la devo dire mamma: ieri tu parlavi,parlavi e parlavi in quella lingua tanto strana che sembri la tata quando parla con la sua mamma al suo paese e ridevi, ridevi e muovevi tanto le mani e sembravi il polipo cattivo del cartone flipper poi però quando mi parlavi di nuovo dolce dolce allora ti capivo...mi impari pure a me a parlare come i polipi? Ti voglio bene, mamma e tutti insieme si stà proprio bene!

venerdì 6 ottobre 2006

VIETATO SCHERZARCI SU, EH!


Sono una burlona. Mi piace scherzare, fare battute, mi piace utilizzare i doppi sensi e i calambour (fantastico questo di Alessandro Bergonzoni "Allora, pediatria e puericultura offrivano tanti piccoli accorgimenti per accertare lo stato di salute psico-fisica del poppante (se poppava; se non poppava non so come potrei chiamarlo)….Quando un bimbo senza pannolone pesa otto chili e invece col pannolone diciotto, è il momento di cambiare il bambino: si cerca un altro bambino e gli si mette lo stesso pannolone; se anche l'altro bambino aumenta, allora bisogna cambiare il pannolone"). Adoro gli sfottò e raccontare barzellette, possibilmente sporche e in napoletano che poi mi tocca spiegà ai più perchè, nove su dieci, non la possono capì ...
Per cui, ahimè, quando leggo questi gustosissimi articoletti su riviste tipo Cosmopolitan non resisto e gli dò giù...Argomento - che tra l'altro a questo punto mi calza a pennello- agli uomini piace il senso dell'humor ma detestano le donne che scherzano su certi argomenti tabù:
SU COM'ERA L' EX
qui posso pure capirli l'omini perchè anche a noi donne i paragoni non fanno piacere...genera loro ansia da prestazione se una magari se ne esce dicendo " certo che fare l'amore con X era davvero uno sballo...e poi il suo pene...grossissimo...no,ma anche il tuo...e poi se X faceva sesso tantrico anche la tua sveltina non è poi così male...
Sarebbe come se lui ci dicesse "Ah, però che gran porcona la Y...no,ma tu sei così candida che certe cose nemmeno te le chiedo...poi lei faceva danza del ventre per cui ,nella posizione a smorzacandela, con la rotazione del bacino faceva tutto da sola" al che, ti viene quasi la tentazione di dirgli "ecco bravo aricomincia a fà tutto da solo và!"


SULL'ORGASMO
"Ahhh,si...siiiii...aaahhh,ddàai sì ohhhh...sssììì...ehhhh, che è già finito? EH? sì CERTO CHE SONO VENUTA ! Che cavolo sono già 5 minuti che lo stiamo facendo..." la battuta è d'uopo...
Peccato che però ,se dovessero accorgersi che hai finto l'orgasmo, per il durissimo colpo inferto alla loro autostima, contribuiranno ben presto alla costruzione della villetta al Circeo dell'analista consigliato dall'amico del cuore e così addio alle vacanze alle Maldive!

SULLE SUE DEFAILLANCES
Come sopra...per cui,stiamo attente noi, simpatiche scatenatrici di tragedie:LA BATTUTA SUL PISELLO MOSCIO PROPRIO NO! meglio fare finta di niente...che pare facile...pare

SULLE DIMENSIONI DEL PENE
E qui non basterebbe un'intera letteratura sulla problematica delle dimensioni! Ci sono blogger come Pulsatilla che sulle descrizione esilarante che fà delle differenti tipologie di piselli s'è vista pure pubblicare un libro!
Ma, consentitemi di dire, che nessuna di noi si è mai permessa di dire o azzardare battute in direzione della 'mazza di giada' pena suo afflosciamento non temporaneo ma -aiut!-permanente!
Il problema è che molte di noi, anche solo con l'espressione della faccia riesce a dire un'infinità di cose!!!E molte senza neanche esserne consapevoli!

Insomma per concludere vi lascio una vignetta carina...sperando che non mi troviate troppo volgarmente scherzosa!

giovedì 5 ottobre 2006

Oh,my God...he's too hot!


Gli unici gemiti e sospiri che my husband tollera dalla sottoscritta, quando sono riferiti ad esponenti del sesso forte, sono quelli che non posso trattenere alla vista di quel figaccione di Hugh Laurie alias DOCTOR HOUSE ovvero l'eroe della serie tv americana HOUSE M.D....quel lungagnone claudicante con l'occhio azzurro a palla ha la capacità di farmi tornare ragazzina quando ero innamorata di Miguel Bosè e mi facevo i film in testa mentre guardavo il suo poster in camera mia! Naturalmente, per tutta la durata della puntata mi devo sciroppare interferenze del tipo: "Ma è tanto bell0? A me non dice niente...""Lo sai che è un attore inglese?Non hai sempre detto che trovi gli inglesi un pò scialbi tipo Hugh Grant?" "C'ha un'espressione un pò fissa..."
Al che, al momento dell'interruzione pubblicitaria mi tocca, con educata stizza rispondere in un fiato solo: "Ma che vuoi capire tu che consideri il massimo della bonaggine quella bionda sellerona valletta dei Cervelloni ! E poi lui è sexissimo, con la barba lunga e la fossetta sulla guancia e poi lo sai che Clive Owen, pure inglese, quanto a bellezza maschia è pure meglio di Bruce Willis (il suo mito!) e che me piacerebbe che 'fissasse' la sua espressione direttamente sul mio decolltè". Mi spiace tanto vederlo così abbacchiè ma mi ha provocato!!!
Ieri sera,durante le interruzioni pubblicitarie, invece di disquisire sull'arguzia dello Sherlock Holmes dei germi e delle patologie infettive (lo sapevate che l'ideatore della serie si è ispirato proprio al famoso detective per il suo dottore?), ciccino è andato a curiosare su RAIDUE per vedere un pò quei famosi sfigati abitanti dell'Isola...ahò, ma lo sapete che per un attimo m'è sembrato di vedere il trans più carino che abita nella zona Tomba di Nerone e glielo stavo quasi indicando quando ho scoperto che era un famoso cantante degli anni '80!Giuro che quelle sopracciglia e quelle belle labbra m'avevano ingannata per benino!
Insomma, lascio a blogger molto più sapienti e competenti di me sulle tematiche televisive e ciò che compone i palinsesti televisivi le critiche e i giudizi su quello che ci dobbiamo sorbire da una decina di anni a questa parte, si sà che ormai siamo in un' epoca volgare ma detto tra noi GOD, BLESS AMERICAN TELEVISION!!!

lunedì 2 ottobre 2006

Trailers



Venerdì scorso, dopo un secolo, siamo tornati a bearci della magica invenzione:il grande schermo!

Con i nostri amici del cuore ci siamo dati appuntamento al mitico cinema (ops, scusate ora si chiamano multisala) Adriano di Piazza Cavour, muniti di Pop corn (quello piccolo, per gli altri formati tocca chiamà Prestitempo e pagarlo a rate) e tante aspettative.Dopo alcune proposte ci siamo visti tutti d'accordo e abbiamo scelto unanimamente THE BLACK DAHLIA di Brian de Palma.

Bene. Ho avuto la conferma che fumare la cicoria ultimamente è abitudine dei geni un pò appallati.E così the Director e compagnia (sceneggiatori, scenografi e effetti speciali) se ne sono fatta portà parecchia colta fresca fresca sulla Nomentana o in alcune aree di sosta del Grande Raccordo Anulare e sotto il suo allucinogeno effetto mi pare quasi di vederli costruire il plot:"Allora ci mettiamo, una bella gnocca bionda versione Jean Harlowe, una bella gnocca mora col parruccone,un incontro di pugilato con il volume a 7000 decibel così intanto, dopo aver rotto i timpani, possiamo scarnificare i dialoghi al minimo, due strafigoni che fanno i piedipiatti, uno onesto e l'altro no, un commissariato di polizia,una villa (che però somiglia un sacco a quella di una amica mia a Sacrofano) con un interno solo -si economizza a Holliwood eh!- il cadavere di una povera crista, che vedremo piangere e fare tristissimi provini e un filmino porno un pò di mignotte pure lesbiche e 'na famiglia di matti -AHO MA MATTI VERI EH!"

Dovete sapere che, mio marito Stefano, ha un difetto:quando non capisce o non riesce a seguire la trama tira fuori il comico che è in lui e comincia a sfornare battute esilaranti per cui, anche in momenti di forte suspance è difficile non tenersi la panza dalle risate. Mettici la quantità di personaggi inseriti (e imposti dal sindacato delle comparse e figuranti, dico io, perchè c'era una sacco di gente che secondo me ancora stà vagando per il set e non sa che il film è già distribuito nelle sale!) dei nomi da memorizzare delle situazioni che dovrebbero avere un collegamento - ma vi giuro non c'è!- ed ecco mio marito che comincia a fare Brian de Palma in persona e la gente che ascoltando per caso, comincia a ridere, e insomma finisce tutto in caciara...

Meno male che ieri ci siamo visti,nella comodità casalinga, NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI di Brizzi, che per una come me che ha fatto la maturità in quegli anni è stato rivivere tanti ricordi...film carino, a tratti anche commovente (grazie alla musica ever green anni '80) un tantinello esagerato per certi versi: negli anni ottanta non tutte trombavano con tanta facilità come manifesto nel film...c'erano pure le sore !!!Come me...

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