zattere per le mamme

...le forze cominciavano a venirmi meno, quando all'improvviso intravidi tra i flutti una zattera ed una mano allungata verso di me...con gli occhi brucianti di salsedine e la bocca piena di acqua riuscii a dire solo uno stentato 'grazie'...

giovedì 26 febbraio 2009

Sò aritornata su la tera...

Che dire...meno male che esistono donne come Giuliana e post realistici come QUESTO...no perchè era ora che mi risvegliassi dal mio periodo tutto cuori e zuccherini...m'ero quasi rotta i cojoni di me stessa...ora adempiuto ai miei doveri di mamma e moglie (ho lasciato memorie lacrimevoli a tutti quanto basta) casco sul sedere alle prese con la mia realtà quotidiana.

Ore 10.30. Tutti in ufficio apparentemente tranquilli. Quando, immersa nel disbrigo delle mie faccende quotidiane vedo il Direttore ovvero il mio capo avvicinarsi alla scrivania e sedersi. Ecco, quando si siede di fronte a me non è mai buono. O si finisce per litigare o io finisco per incazzarmi dentro. Mi dice che tutti vorrebbero un mio parere. Un mio parere? E su cosa?
SULLA TIPOLOGIA DI PERSONA DA SCEGLIERE COME MIO/A SOTITUTO/A QUANDO ANDRO' IN MATERNITA'!!!

ommioddìoooo...ma che stanno parlando di me? ma che me devo andare? ma che devo lasciare che qualcuno si segga al posto mio, usi il mio mouse, cambi la foto del mio desktop, tocchi i miei libri storici, che usi confidenza con i miei clienti ....noooo....noooo

NON CI HO ANCORA PENSATO...MA PARLIAMONE... ha detto una voce che pareva la mia, proveniva dal mio corpo ma non potevo essere io!

Premettendo che mi è sembrato un pò prematuro appprendere che già si stà pensando come e quando buttarmi fuori, la cosa che mi ha un pò addolorato è constatare che effettivamente una donna con l'ottavo contratto a progetto che già è rientrata a fatica dopo la prima gravidanza è una donna che, se mai avrà la possibilità di essere reintegrata, lo sarà dopo circa uno o due anni...perchè in questa riunione si considerava la mia sostituzione senza limiti di tempo! Non una stagista o un contratto di sei mesi...no...una persona "da formare, cui passare tutto il tuo know how così da non trovarci in difficoltà"
Signori mi dispiace tanto...una come me intanto difficilmente è sostituibile fosse solo per il fegato di acciaio inox che ho messo su in questi anni...eppoi proprio io ve devo ricordà che se non assumete donne in gamba ma in età fertile o che hanno già figliato difficilmente sarete soddisfatti? Li ho visti i giovani, le neolaureate rampanti passare di qui...ma capito che al di là di una location rinascimentale il lavoro di organizzazione eventi non era poi così gajardo come si può credere sono sempre volati verso altri lidi, lasciando il mio capo con tanto di palmo di naso.
eppoi ve lo devo proprio ricordà che nessuna donna in fase di siluramento può trasmettere come se nulla fosse il proprio know how: PIUTTOSTO IL CANDIDATO LO BUTTO SOTTO CON LA MIA MACCHINA AL BUIO E MI DO' ALLA FUGA...e mò provatemi a dire che non è etico e cristiano!
La realtà è che per svariati mesi non verrò pagata...l'INPS mi rimborserà,dopo 'na cifra di tempo, una cifra ridicola sufficiente appena a curare in prodotti omeopatici la mia depressio post partum...e qualcun altro starà al posto mio fino a che le mie macumbe coglieranno e verrò reintegrata...
Dio lo so...è triste da morire...e come me...altri milioni di povere femmene gravide...

mercoledì 18 febbraio 2009

Stefano




Ciao Amore...è vero, ti avevo promesso di scriverti un biglietto o una lettera amorosa già svariati mesi fa e non l'ho fatto. E' vero che ora il mio primo pensiero sono nostra figlio e il figlio che cresce in me e tu spesso vieni trascurato. Ma è pur vero che, in cuor mio, ti amo sempre di più e dopo tutte le nostre crisi siamo più forti che mai.



Sei tu. Ogni ricordo di questi quindici anni insieme è pieno di te, del tuo cuore, del tuo essere. Sei tu, l'unico che ancora riesce a farmi emozionare con un complimento o una coccola. Sei tu che mi hai sempre fatto ridere. Ma, sotto le lenzuola, mai. Anzi. Anche se il tempo è trascorso sei tu; quella meraviglia con le fossette e quel dio di corpo che mi ha fulminata a prima vista. E che tra tante, ha invitato me al baretto di Cola di Rienzo...ammazza che emozione...ti ricordi? Certo io... che pennellona...con la mia faccia da gnoccolona epperò col corpo atletico ti guardavo e t'ascoltavo ma chissà su quale nuvola stavo...sei bello adesso, pensa all'epoca...quanto mi piaci ancora...



Siamo noi. A ridere come matti sulla moto a Formentera e a ridiventare stranamente seri sotto quel cielo stellato mentre mi chiedevi se fosse ora di sposarci. A viaggiare spensierati quando le cose ancora giravano per il verso giusto...ma anche quando ci sentivamo poveri e traballanti.



Ad aspettare la psicologa di coppia per non lasciarci e sfancularci a vita e lei che non arrivava mai e noi che, senza la neonata, riuscivamo di nuovo a guardarci negli occhi. A dirci il nostro rancore e insoddisfazione ieri e il nostro amore e attaccamento oggi.



Sono io. Quella ragazza, la tua compagna di viaggio, di vita, di letto. La mamma del tuo amore più grande, tua figlia Micol, che l'altra sera che tu eri in Toscana ed io ero crollata dal sonno mi ha coperta con il plaid e se ne è andata a dormire da sola spegnendo anche la luce...ancora mi commuovo a ripensarci...ha le stesse identiche tue accortezze oltre ad essere bella come il sole come te.



Ora arriva anche Lui. Il piccolino tanto voluto da tutti e tre. Non aggiungo altro. Perchè tutto l'amore che se ne sprigionerà è ancora da scrivere.



Stefano ricorda che ti amo tanto.

venerdì 13 febbraio 2009

IL GIORNO DEL +

Il giorno del positivo. Ci ripensate mai? Questo leggevo su un forum di donne in attesa. Già. Quei momenti concitati, ansiosi, buffi, critici, in cui ci si sente come sospese in una bolla aspettando che lo stick faccia la sua funzione ovvero si manifesti: una linea o due, più marcate o appena accennate insomma cazzarola incinta sì o no?
La notizia è accolta sempre in maniera ambivalente (...cazzo sono incinta!...oddìo che bello finalmente aspetto un bambino!...e via dicendo) nei luoghi più disparati ( nel bagno pubblico di un ristorante, nel bagno dei tuoi genitori, nel bagno dell'ufficio ma anche in giardino alle due di notte, sul prato appartato dopo aver fatto un pic nic) e danno luogo alle più lunghe elucubrazioni mentali che mai donna potè elaborare; di solito ci riprendiamo dopo ventiquattr'ore.
Però ci sono pure le eccezioni. Quelle del giorno del - . Io, per esempio. Che pure di togliermi il pensiero, prima di iniziare un bel puzzle di Barbie nuovo di zecca con mia figlia, mi sono chiusa in bagno e ho cominciato ad interrogare l'Oracolo. Che evidentemente quel giorno doveva essere in sciopero perchè alla fine dei 30 secondi c'avevo un bel negativo e così, con l'animo in pace, mi dedicavo a più amene attività. Eppure mentre buttavo lo stick nella spazzatura 'stavolta qualcosa non quadrava...un ritardo di quattro giorni per un ciclo sempre puntuale ma piuttosto attempato poteva già essere un principio di menopausa ....eppure mi sentivo così bene...e poi non ero affatto delusa per il negativo...giocavo con Micol e mi cresceva una sottile euforia... che vallo a capì il nostro ipotalamo!
E fu così che il mio negativo si è poi rivelato in realtà oramai cosa nota. Una cosa è sempre sacrosanta. Che le nostre sensazioni valgono più di qualsiasi lampante evidenza.

mercoledì 4 febbraio 2009

Ciao amore


Io ti ho sognato.
Mentre ero preda delle mie paure da fottuta ipocondriaca tu sei riuscito a superare la mia vigile irrazionalità quotidiana approfittando della breve quiete del mio subconscio che ti desiderava e ti anelava da tempo. E tu eri lì. Nel mio sogno. Piccolo paffutello ricciuto, seduto di schiena, con enormi orecchini d'oro quasi fossi una sorta di bambinello non riuscivo a guardarti in volto ma in cuor mio sapevo che stavi sorridendo. E mentre io durante il giorno mi affogavo in pensieri tristi e inutili ( le mie ovaie andate? le tube sfiancate? Gli spermatozoi depressi e morti ammazzati? ) tu te la ridevi o forse mi compativi ridendo sotto ai baffi mentre vegliavi sul mio sonno perchè all'insaputa mia e delle mie paranoie, tu eri già in me.

Io ti amo già, figlio mio.

Da allora sono trascorse le settimane e non ti ho sognato più così chiaramente ma i miei sonni sono popolati di miei avi e di pupetti ed io non temo più i primi tempi con l'ansia di perderti; sono grandi duelli tra me e myself, tra la coraggiosa e la fifona, tra la credente e la miscredente. Ieri il dottore mi ha fatto vedere il tuo profilo e tutte le altre robine al posto giusto e ho pianto un sacco e lui mi faceva pat pat sulla coscia e mi faceva piangere ancora di più perchè dopo 14 settimane tu sei ancora lì a grattarti la testa e a fare altri buffissimi gesti.

Io ti amo già, figlio mio te ne sei reso conto? E anche se la tua mamma non è proprio una fanciulla ma tende più verso la cariatide vedrai che proprio male non sarò. E poi mò m'hai scelta e no regrets dicono l'americani...tu cresci forte e non pensare a nulla...ci vediamo una di queste notti, ciao amore di mamma, ciao.

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