zattere per le mamme

...le forze cominciavano a venirmi meno, quando all'improvviso intravidi tra i flutti una zattera ed una mano allungata verso di me...con gli occhi brucianti di salsedine e la bocca piena di acqua riuscii a dire solo uno stentato 'grazie'...

giovedì 24 aprile 2008

Ansie...


La nostra Tata Paola (quella ufficiale...non nazionalpopolare come 'a mamma mia...) è partita già da sei giorni per l'Ecuador. Dopo tanta attesa arrivò il tanto sospirato nullaosta per essere regolare in Italia ed ora dovrà fare tutta la procedura all'Ambasciata ecuadoriana per attivarlo e tornare con l'inno di Mameli in tromba.

Qualcuno di voi mi può capire. Sono in grande ansia.

Paola è alta più o meno come mia figlia. Accompagnandola all'aeroporto aveva circa 89 kg di bagaglio senza rotelle che- per miracolo! - le hanno imbarcato senza ulteriore franchigia ma che comunque si sarà dovuta incollare. Manca dal suo paesello, nei pressi di Quito, da 6 anni. Ha i suoi genitori lì. Ha temporaneamente lasciato qui il marito e la figlia di 6 anni compagnuccia del cuore della mia. Ha rivisto , dopo 6 anni 6 una figlia che oggi ha 10 anni. Non c'ho dormito una notte intera...la immaginavo in tutte le versioni possibili ed immaginabili di carrambate pazzesche: lei e la figlia all'aeroporto che si buttano l'una nelle braccia dell'altra in lacrime, oppure lei che va all'uscita della scuola a farle una sorpresa, la figlia con il vestito nuovo che l'attende sulla soglia di casa...insomma ho pianto una cifra...

Ha portato al Paìs una quantità di regali, anche delle cagate pazzesche a dire la verità, tipo il piatto di ceramica con la faccia di Papa Benedetto XVI o le vedute di Roma stampate sui ventagli, che credo scatenerà le invidie di tutti i vicini di casa. Noi, oltre alle solite cosuccie supercommerciali che per loro sono delle novità incredibili, abbiamo regalato alla sua bambina un i-pod rosa con 200 e passa canzoni in spagnolo dei più famosi cantanti italiani tipo Ramazzotti, Pausini, Gigi d'Alessio e non, come la Lopez ( che scatena le invidie delle sudamericane almeno quanto Cindy Crawford le scatenava in noi povere italiane terra terra...) e Shakira; Steven è talmente orgoglioso del lavoro fatto che ha deciso di regalarne uno simile anche a me quando deciderò di emigrare (je piacerebbe!).

E' che stè tate quando stanno a casa le ammazzeresti perchè fanno (o non fanno proprio, volendo) tutto secondo la loro particolarissima capoccia, che spesso non fa scopa con la nostra...ma quando non ti girano tra i piedi e raccontano l'ultima puntata di Betti la Fea (versione latina di Ugly Betty) mentre tu vorresti solo silenzio ed il bagno vuoto per cagare, ne senti davvero la mancanza.

Paola mi aiuta nel compito di mamma da più di tre anni...la cosa più bella è quando mi dice che sono troppo bella per essere così intelligente...e mi fa sentire una dea...e quando il giorno della partenza si è buttata tra le mie braccia l'ho sentita figlia mia.

Capirete quindi la mia ansia.

C'ho una figlia qui. E una che è partita da sola per l'Ecuador.

mercoledì 23 aprile 2008

ELUCU - BRATZ- ZIONI...



In Farmacia con lo sconto del 20% ho trovato uno spazzolino con travel kit molto carino...a Micol piacerà tanto. Che bugiardona...in realtà m'è piaciuto più a me, con l'ologramma della Bratz bionda che varia da lei che ammicca a lei che sorride. E francamente anche se c'hanno l'aria da lolite zoccolette sono più innocue di tante fintissime suore laiche con le quali mi interfaccio quotidianamente, che poi sotto sotto...sono pronte a fare un bel pompino al CEO nel bagno della sede dove stà avendo luogo il convegno...e non hanno neanche il travel kit per poi lavarsi la bocca!

Perchè, da partenopea, ho avuto l'insegnamento che non è zoccola quella che apparentemente lo sembra, per modo di vestire per il modo di truccarsi per il modo di atteggiarsi. La vera zoccola è quella che ti incula con l'aria dimessa, da sfigata che ti fa subito tenerezza, una figlia adottiva che chiagne e 'ffotte, salvo poi nascondere sotto il dolcevita grigio di acrilico una guepiere nera tutta pizzi e il frustino da comando nascosto dentro il cruscotto di una polverosissima vecchia fiat panda.

Si perchè, come insegna Pirandello, quella che esageratamente si trucca si abbellisce fino ad essere tristemente volgare - quand'avesse pure sedici anni - ti porta alla fine a riflettere sulla dolorosa realtà che dietro quell'atteggiamento si cela, paura di non essere all'altezza, di non piacere, di non essere accettate. E questo riguarda ogni fascia d'età di noi donne.

Certo la zoccola che è zoccola inside, si veste da zoccola e opera da vera zoccola, esiste. Ma a me non infastidisce.

Comunque il fascino che una principessa un pò fessacchiotta e goffa come questa qui non si batte e Micol la considera attualmente la sua eroina... principessa batte Bratz 1 a 0.

mercoledì 9 aprile 2008

Me and myself

Ieri ho avuto continui dissapori con l'altra me stessa.

Intanto LEI sosteneva che fosse ora di smetterla con certi miei atteggiamenti adolescenziali, tipo guardare il tizio nella macchina accanto con aria da micetta tanto per mettere alla prova un secs appil che ultimamente è secs parecchio anzi direi arido.
Io invece avevo da ridire sulla solita banale rottura propinatami che a 41 anni si è belli che cresciuti.
Abbiamo litigato sul fatto che ho mandato a fanculo uno con l'indice alzato e avendo rischiato di essere dal tizio linciata in piena Piazza Mazzini, LEI m'ha dimostrato che sono un'infantile; io semplicemente mi sono limitata a sfancularla utilizzando l'altro dito medio.
Non sono d'accordo quando s'intromette continuamente nei miei metodi educativi; mi ripete come un mantra - Micol ha bisogno di te, fa di tutto per attirare la tua attenzione, dedicale più tempo, gioca un pò con lei anche se sono le otto, chiedile cose, falle complimenti, implementa la sua autostima; di contro io come un mantra ho detto a Micol - fermati, lascia stare i miei rossetti, mangia senza sbrodolare, se continui a saltare sulla sedia ti sfracagno di paccari (schiaffi n.d.r.), non sono arrabbiata ma non cantare motivetti col boccone in bocca, non svestire tutte le bambole (soprattutto quelle che mi piacciono di più...), vai da tuo padre, vai dalla nonna, vai dalla tata, vai da chi ti pare ma lasciami in pace.

LEI mi guarda come se fossi una merda inscatolata e io non la sopporto...

Non ammetto che LEI possa aggravare i miei sensi di colpa. Ieri volevo essere negativa su tutto; cazzo è un mio diritto.
Io vedo intorno a me il bello e non lo so riconoscere, mi rimprovera LEI. Ho la Fortuna di avere una paccata di vantaggi rispetto ad altre donne e non li so riconoscere. Voglio per forza un'altro figlio e non mi sovviene mai che c'è chi ucciderebbe per avere una figlia come la mia.

Che ieri sera prima di addormentarsi mi ha detto: Ti voglio tanto bene mamma e voglio bene anche alla mamma arrabbiata...

E fu così che una piccola donna fece da paciere tra me e myself.

giovedì 3 aprile 2008

Baby dance indiavolati


Colpa fu della vivacissima animazione del miniclub di Folgarìa che dovendo intrattenere una ventina di pesti fulminanti di varia età (da 4 a 11 circa) pensarono bene di fargli ballare la baby dance - 4 - ehi dico ben 4 volte al giorno... roba da tramortire anche un elefante indiano imbizzarrito.

Risultato, a fine settimana, il pagamento di una tangente di € 10,00 per ottenere cotanto divertimento sotto forma di CD musicale con tutte le canzoni della baby dance.


Ora.


Passi dover ballare ogni sera stò CD tornata dall'ufficio; passi avere una mamma nonna che ha imparato Gioca Jouer di Cecchetto a 65 anni anni (e trova la cosa parecchio divertente); passi che Stefano mi canticchia all'orecchio "io ho una zia, una zia che stà a Forlì..." facendo il verso a Charles Aznavour; passi che ho imparato a memoria le tagliatelle di nonna Pina; passi che se sbaglio le mosse di ogni canzone vengo cazziata aspramente dalla pargola alias Garrison.

Il problema è che ho una specie di tormentone 24 ore su 24 ore in testa.

Si chiama il ballo dell'estate.

Il diabolico motivetto fa così ad un certo punto:...prendi questo braccio e portatelo su...prendi questo braccio e portatelo su...prendi questo braccio e portatelo su...prendi questo braccio e portatelo su...ecchè sò un polipo?


Bene. Quest'ultima frase mi perseguita. Nel traffico, in ufficio,alla posta, camminando, dormendo, mangiando, ogni scusa è buona per pronunciarla. Le persone mi guardano in modo strano.Sò grave lo so. Sarà la Primavera?

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