zattere per le mamme
...le forze cominciavano a venirmi meno, quando all'improvviso intravidi tra i flutti una zattera ed una mano allungata verso di me...con gli occhi brucianti di salsedine e la bocca piena di acqua riuscii a dire solo uno stentato 'grazie'...
martedì 26 maggio 2009
mercoledì 20 maggio 2009
Adieau
Tra un paio di settimane andrò in maternità.
Il mio umore, già messo a dura prova dalla iperproduzione di ormoni, si barcamena in un up and down che a sera mi lascia sfinita. Da un lato c'è la maledetta incognita del "che ne sarà di me " dall'altro sono contenta di avere qualche mese sabbatico che interrompa la routine quotidiana e mi dia anche, e finalmente, la possibilità di godermi non solo il nascituro ma anche la mia bambina, la mia stellina, troppo spesso cresciuta da altre persone che non sono io.
Per un contratto a progetto però lo stesso periodo equivale a mesi di precarietà economica ai quali mettere la parola fine è una questione dannatamente combattuta: come e con quale cuore lasciare il frugoletto, che magari ancora allatti o che magari è un pò cagionevole o che magari è semplicemente ancora piccolo, per tornare a smadonnare nel traffico e a trascorrere le ore in ufficio facendo il conto alla rovescia, che ti separano dal riabbracciare l'amato bene.
Che cazzo di vita...
E quanti blog e quanti post che raccontano sempre la stessa storia.
Comunque vorrei pubblicamente chiedere scusa a tutti i miei cari, amici e colleghi per essere spesso irascibile. Mi sento molto Dorian Gray. Sotto l'aspetto radioso che solo una gravidanza sa donare si cela una me stessa che orridamente dice parolacce, urla, sbraita, citica e -ahimè- sfancula con grande nochalance tutti coloro che fanno errori, una stronzissima Signorina Rottermaier pronta a biasimare per un'oncia di sale in più nell'acqua della pasta o per un numero di fax trascritto male.
Vi chiedo scusa e se non vi basta...annnateveneaffan...