zattere per le mamme

...le forze cominciavano a venirmi meno, quando all'improvviso intravidi tra i flutti una zattera ed una mano allungata verso di me...con gli occhi brucianti di salsedine e la bocca piena di acqua riuscii a dire solo uno stentato 'grazie'...

venerdì 29 settembre 2006

DISORDER & LOVE

Sono molto occupata. Non riesco a postare causa lavatrici, panni da stirare e soprattutto da rimettere a posto per bene nei cassetti, negli armadi cercando di non dimenticare nulla.Ma proprio nulla come qui ooopsss !!!
Alla mia Francesca Panzallaria con tanto affetto!!!

mercoledì 27 settembre 2006

XIII Giornata mondiale Alzhaimer

Mi prendi sotto braccio. Vieni andiamo in giardino ti dico.Tu ti fai condurre docilmente, ti abbandoni sul mio fianco e lo faccio anche io a mia volta e immagino la nostra buffa fisionomia tu tonda e morbida io lunga e spigolosa. Ci sediamo e non riesco a dirti le solite cose che ti dico nelle solite visite.Oggi mi guardi fisso. Sei bellissima. Mi togli una piccola ciocca di capelli che si è attaccata al lucidalabbra (hai visto mi sono anche truccata per te) e allora capisco.Oggi sei libera.Libera di pensare, di riconoscermi, di ricordare chi sei chi sono. Purtroppo anche dove siamo.Soffro come un cane perchè io non vorrei che tu capissi dove ti trovi;ma tutti noi, per salvarci il culo dai sensi di colpa, ci diciamo che è necessario.
Tutta colpa di quelle piccole stranezze che hanno stravolto la tua quotidianità.
Io me ne ero già accorta quando venivi a trovarci a Roma.Arrivavi con il tuo trenino,la tua valigia, i tuoi regali e averti a casa, nella mia stanza con le tue cosine mi faceva impazzire di gioia.
Poi un giorno è successo.
Ero in bagno e ho visto il tuo spazzolino da denti accanto al mio e a quello di mamma. L'ho preso e c'ho visto tra le setole tanti capelli bianchi. E poi ho visto anche il tuo pettine ancora nella custodia.
Ho notato che il vestito lo abbottonavi anche cinque volte di seguito perchè ti veniva sempre storto. Poi, giù, a Napoli non erano solo piccole cose. Era il sugo e tutto il barattolo del sale, era andare in giardino e non sapere più perchè. Era fare i bisogni e nasconderli nel cassetto insieme ad altri 'tesori' una molletta, un chiodino, una carta di cioccolatino.
Sei libera e così ricomincio ad essere ciarliera e ti racconto di me e di Stefano, che gli voglio bene che dopo questi anni vogliamo sposarci e che finalmente ti comprerai il vestito ed un bel cappello e tu dici si e ridi e mi chiedi come stà papà e tante altre cose.
Non voglio ricordare le ultime volte che ti ho vista, con gli occhi tristi e assenti e la bocca serrata e io che mi nascondevo negli angoli dell'Istituto a piangere fino a gonfiarmi.
Ricordo che quando sei morta tutti mi dicevano che per una donna come lei, una poetessa e grande femmena, avere il cervello imbavagliato dalla demenza era una tortura.Sì, sì vabbè eppure solo il suo corpo,la sua vicinanza mi faceva stare bene...sono passati 5 anni...nonna,piango ancora fino a gonfiarmi e poi mi vieni in sogno e mi rimproveri e poi mi abbracci.
Scusami, dovrei lasciare andare via il ricordo di te? Chiedimi tutto, ma non questo.
Mi manchi da pazzi. Ed è per questo che ci tengo tante volte a dire che sono napoletana perchè mi manca tutto quello che questo racchiude...te vulesse tenè 'na vota sola mmieze 'e braccie mie e te vulesse dicere ddoje cose:a nò, a nonna mia te voglie bbene assaje!

lunedì 25 settembre 2006

BUON COMPLEANNO MICOL


AMORE MIO DOLCE...tre anni fa hai portato il sole nella nostra vita e da allora tu mi hai fatto cambiare tanto e naturalmente in meglio.Ricordo la finestra della sala operatoria mentre mi facevano un buchino per lasciarti passare e quel cielo azzurro azzurro che mi faceva allegria mentre mi raccomandavo alla mia nonna cara che ti proteggesse lei da lassù...e poi ti hanno mostrata a me ed è stato un vero colpo di fulmine...sei simpatica e un pò cocciuta, sei dolce ma non piagnona, sei bimba e un pò donnina.
Ieri mi hai detto 'ti amo' e pur sapendo che l'hai detto senza sapere veramente cosa racchiuda questa magica affermazione ho provato un puro piacere fisico e pur commuovendomi mi sono scompisciata dalle risate... così stamattina te l'ho detto io però guardandoti come un uomo innamorato, inclinando la testa e cercando di baciarti sulle labbra e tu sei scappata via ridendo...amore mio, secondo me tu l'omini li farai morì!!!

Da zia Alma ma soprattutto dalla tua adorata Giorgia ti lascio questa poèsia:

Tanti Auguri a Micol,cuginetta del mio cuor!
Oggi compi come me questi favolosi 3 !
Non siam più le due lattanti,tutte pannolone e pianti
Ci vestiam da signorine e portiam le mutandine...
e poi qui arriva il bello...andiam a scuola col cestello
per giocare,disegnare, colorare ed imparare tutto quello che i grandi
fanno già da tanti anni!
E noi baby studentesse siam le giovani promesse per un mondo
luminoso, sfolgorante e favoloso !
Perciò in questo Dì importante il mio augurio strabiliante è che
questa nostra vita sia la festa più applaudita!
Io ti voglio Tanto bene, Michi e Giorgia sempre insieme!

venerdì 22 settembre 2006

Graziella chi? Ah, quella strana...

Considerando che sono la regina delle stramberie e che sono stata invitata dalla mia amica Emanuela a fare outing delle mie stranezze, non resisto (come al solito!) a sbrodolarmi addosso:
LE MIE 5 STRANE ABITUDINI:
1. Recitare il rosario in macchina mentre vado in ufficio. Su su non rimanete a bocca aperta...lo so, è strano;lo è di più per chi, nell'incolonnamento del traffico mi vede parlare senza interruzioni senza pause, senza prendere fiato e soprattutto senza auricolare e mi guarda con gli occhi spalancati...
2. Cambiare gli asciugamani. Posso arrivare a sostituire gli asciugamani anche tre volte al giorno e ne metto un per tutti:uno per me, uno per Micol, uno per me, uno per Steve, uno per me...etc,etc.
3. Conservare tutto;bigliettini, carte d'imbarco, vecchie candeline, agende degli anni precedenti, le rubriche telefoniche, il primo dentino, il secondo il terzo etc.,pupazzetti, scatoline,scatolette, santini, sassolini, conchiglie,depliant, volantini,riviste...c'ho l'anima del rigattiere non c'è niente da fare!!!
4. Comprare una agenda nuova ogni anno. Direte che c'entra lo facciamo tutti...ehehehe...sì ma io cambio non solo l'interno ma anche l'esterno:mi spendo un capitale in Filofax,Piquadro,Nava cambiarle diventa il mio secondo vizio dopo le riviste (forse ricordate il mio post in merito)
5. Essendo partenopea non posso tralasciare i miei tic da superstiziosa: per cui faccio le corna in tasca quando incontro qualche jettatore, non passo sotto la scala a pioli, cerco di non ridere a crepapelle il venerdì (perchè poi si piange la domenica) e se faccio un brutto sogno dico sempre "malo sogno,buone juorne"...Eh, sì credente e superstiziosa, un ossimoro vivente!

Chi mi conosce naturalmente mi attribuisce altre stranezze che non ho citato.Posso dire che l'appellativo di 'strana' me lo sono sentito attribuire sin da ragazzina e la cosa non mi è mai dispiaciuta anzi...

giovedì 21 settembre 2006

CUCU' !


Dedicato a tutte le mie amiche ed i miei amici blogger in attesa di prole e pure a chi ha già avuto il piacere di tenere tra le braccia il morbido e tenerello neonato questa immagine trovata girovagando nel web solo per dimostrare che,nonostante tutti i nostri difetti le nostre rughe le nostre celluliti le nostre panze le nostre pochezze, siamo stati tutti così e abbiamo fatto sorridere chi ci circondava...
PERO'.
Anche i peggiori merdosi sono stati bambini.
Forse la luce in fondo ai loro occhietti vispi o era già tetra o qualcuno ha la colpa di avere contribuito ad oscurarla.
Questa cosa che ognuno nasce sotto una certa stella non mi è mai piaciuta.
E proprio io che, quando ero piccola, nell'hinterland napoletano giocavo con bambini poverissimi senza sentirne così schiacciante la differenza, oggi penso che magari non ho colto quella luce e ne sono contenta.Non me ne fotte che tra quei bambini oggi ci siano spacciatori o camorristi puttane o morti ammazzati...cazzo eravamo solo dei bambini...qualcuno più scetato degli altri, più sveglio, già propenso alla sopravvivenza che alla vita, ma bambino proprio come quelli che noi guardiamo crescere ogni giorno.
Speriamo che Micol sia una buona persona. Ma da oggi voglio guardare la luce negli occhi di mia figlia con più attenzione.

venerdì 15 settembre 2006

IL MISTERO TRA LE LENZUOLA...


Dall'America arriva una delle nuove solite teorie sulla coppia e sulla sessualità. Una psicoterapeuta sostiene che è possibile conciliare l'erotismo e la quotidianità.
COME ? Semplicemente sostituendo al dialogo ed alla comprensione ,che ci avevano consigliato fin d'ora di applicare per mantenere viva la passione dopo anni e anni, il mistero e l'incertezza...
ochèi,oochèi...mi siedo...vi siete seduti anche voi? Bravi e brave perchè adesso vi spiego:

CHE COSA FARE PER MANTENERE L'ATTRAZIONE (Fermo restando che chi non è in coppia da lungo tempo non deve leggere questo post!)

- Essere un pò Misteriose ....siddàaii che bello...dopo la sveglia alle 7.00,l'entrata a scuola alle 8.30, alle 9.00 in ufficio,alle 13.00 un panino smozzicato,aridaje in ufficio,esci alla velocità del suono, fai la spesa nel tempo massimo che la tata non ti abbandona la pupa dall'elettricista sotto casa perchè pure lei deve tornare a casa ed attraversarsi Roma con i mezzi, alle 18.45 giochi un pò con la prole sennò non sei pedagogicamente parlando una 'brava mamma', prepari la cena,ti lavi,lavi chiunque,rispondi alla solita telefonata call center, impiatti.apparecchi,magni,sparecchi
metti a letto la bimba e NATURALMENTE TIRO FUORI IL MIO VESTITO DA MATA HARI,TUTTO VELI,FACCIO UNA DANZA,MI METTO IN GINOCCHIO, GLI FACCIO UN BEL POMPINO E POI SPARISCO NEL NULLA, COSI' MISTERIOSAMENTE!

-Conservare uno spazio tutto per sè ....ecceertoo...però in camera da pranzo c'è l'ufficio di Steve, nella cucina c'entra a malapena la mia tata alta 1,55 cm, nel bagno... vabbè chiamiamolo tale và... ci si entra come gli antichi egizi,di traverso, nella cameretta di Michi c'è già tutto il bosco di winnie the Pooh,con Tigro e Pimpi che dormono nei sacchi a pelo come gli sfollati,il gufo uffa appollaiato sull'armadio e mi scacacchia per terra,l'asino I hoo che bruca tra il mio underwear.
Mi rimane la zona notte e potrei riservarmi il cassettone sotto il letto oppure la vecchia cuccia del cane sul terrazzino...d'altra parte lo spazio si intende per recuperare il sonno perduto,no?

- Non essere "paritari" a letto (ci deve essere un dominatore e un sottomesso)
Steeveen dove hai messo la mia tuta in lattex neraaa? E il gatto a nove code comprato ad Amsterdam l'anno scooorsoo? Ti ho detto mille volte di non legare i capelli di Micol con i miei foulard di seta per fare i bondage,che cavolo e smettila di piangere sennò ti sculaccio più forte, d'accoordoo..!!!!

- Dimenticare i figli...sì, e come? Se mia figlia mi segue come un'ombra al bagno, mentre mi lavo i denti, mi guarda fare la cacca, mi consiglia la mattina su come vestirmi per andare in ufficio,mangia con noi, dorme in mezzo a noi, soprattutto vive con noi :COME FACCIO A DIMENTICARMI DI LEI???

- Dare l'idea che si può sempre tradire oibò sono quasi convinta che,nonostante i miei capelli arruffati e i miei chiletti di troppo, l'elettricista che stà all'angolo una botta me la darebbe pure...è che non saprei come alludere al fatto... calcolando che il tipo in questione pesa 100 chili, è completamente calvo ma non è Luca Zingaretti...certo ci sarebbero i dottorini che bazzicano il mio ufficio...ma Steve sa fin troppo bene che a me piacciono i tipi brutaloni alla Bruce Willis e i giovincelli preraffaelliti mi piacciono solo attaccati al muro (in senso di quadri, che avete capito, hi,hi,hi che zoccole!).

Insomma a me non me ne va bene una.Per cui credo di essere destinata a veder fallire miseramente il mio matrimonio...ieri sera però, nonostante fossi brutta e stanca,il mio maritozzo mi ha guardato e mi ha detto: "Sei bella... ti amo...e sò pure 'ngrifato..."

Mi sà proprio che st'americani nun c'hanno capito 'na mazza!

mercoledì 13 settembre 2006

dedicato a mio padre.




Padre, se anche tu non fossi il mio Camillo Sbarbaro

Padre, se anche tu non fossi il mio
Padre se anche fossi a me un estraneo,
per te stesso egualmente t'amerei.
Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno
Che la prima viola sull'opposto
Muro scopristi dalla tua finestra
E ce ne desti la novella allegro.
Poi la scala di legno tolta in spalla
Di casa uscisti e l'appoggiasti al muro.
Noi piccoli stavamo alla finestra.
E di quell'altra volta mi ricordo
Che la sorella mia piccola ancora
Per la casa inseguivi minacciando
(la caparbia aveva fatto non so che).
Ma raggiuntala che strillava forte
Dalla paura ti mancava il cuore:
ché avevi visto te inseguir la tua
piccola figlia, e tutta spaventata
tu vacillante l'attiravi al petto,
e con carezze dentro le tue braccia
l'avviluppavi come per difenderla
da quel cattivo che eri il tu di prima.
Padre, se anche tu non fossi il mio
Padre, se anche fossi a me un estraneo,
fra tutti quanti gli uomini già tanto
pel tuo cuore fanciullo t'amerei.


Papà caro...papà mio...sono contenta di dirtelo spesso, di non averne vergogna, perchè ho superato quei pudori della mia adolescenza; ora te lo dico sempre e poi ti alliscio la tua faccia bella e ti spiano i baffi con le due dita come ti piace a te...un movimento a forbice del mio indice e dito medio veloce e leggero e tu che mi guardi fisso con i tuoi occhi che sono anche i miei ed il colore è quello della tua nipotina e grazie che mi hai fatto 'stò regalo.
Ti ricordi te lo dicevo sempre come uno scherzoso rimprovero :"perchè, perchè papà non mi hai fatto con gli occhi grigio verdi e io invece ce li ho castani?" e tu facevi spallucce e mi abbracciavi.
Te lo dico,anche se ci vediamo poco e però quando finalmente stiamo insieme io ti bacio e ti abbraccio e Michi che mi dice - " lascialo stare nonno bau bau è mio, è tuuttooo mmioo" - e lo dice sottolineando le parole e poi ti bacia anche lei e tu ci baci entrambe ed è tutto un groviglio d'amore.
Che ti voglio bene te lo dico non soltanto con le parole...il mio cuore lo grida al cielo ed è una preghiera celata...che tu possa restare a lungo insieme a me...che ti voglio bene te l'ho detto in tutti questi anni, cercando di essere un pò come tu mi volevi. E' stato faticoso, un lungo lavoro, mi volevi perfetta e io invece tendevo all'imperfezione, mi volevi più testa ed io sono sempre stata troppo cuore...mi hai fatto soffrire ma poi l'hai capito e mi hai chiesto perdono, ma si sà lo dice anche un detto si perdona finchè si ama ed io non ho mai smesso di farlo...
Papà mio...papà caro...lasciami prendere le tue grandi mani e restiamo così,senza parlare, come noi sappiamo fare senza sentirci oppressi dal silenzio...caro, caro, caro papà mio...

lunedì 11 settembre 2006

PER NON DIMENTICARE


LA PRIMA VOLTA CHE SONO STATA A NEW YORK ERA IL 1986. CI SONO TORNATA TANTE VOLTE PERCHE' HO LA FORTUNA DI AVERE PARENTI CHE HANNO FATTO LA SCELTA DI EMIGRARE PROPRIO IN AMERICA E PROPRIO IN QUESTA INCREDIBILE CITTA'.
L'11 SETTEMBRE DEL 2001 ERO IN UN UFFICIO QUALSIASI DI UN POSTO QUALSIASI E RICORDO LE FACCE DI TUTTI COLORO CHE SEGUIVANO ALLA RADIO O ALLA TELE QUELLA TERRIBILE CRONACA...ALLA FACCIA SPAVALDA DEL ROMANO SI ERA SOSTITUITA L'INCREDULITA' E LA NETTA SENSAZIONE DI ESSERE DAVVERO DEI DEBOLI, UNA NULLITA' DI FRONTE ALLA POTENZA DEL MALE ED ALLA SUA VIOLENZA.
CI SONO TORNATA NEL 2002. PER CAPIRE, PER ASCOLTARE I RACCONTI, PER PIANGERE...E' STATO VIVERE QUEL GIORNO.MA NULLA SARA' MAI CONFRONTO A CHI LO HA VISSUTO PER DAVVERO.
PER QUESTO LASCIO QUESTO POST.
E' LA MIA PREGHIERA CHE VOGLIO CONDIVIDERE CON VOI BLOGGER AMICI E AMICHE MIE.
PERCHE' GIA' SO CHE LO FARETE ANCHE VOI.

venerdì 8 settembre 2006

La Corte dei Miracoli...de' Noantri!


Vabbè...forse c'ha ragione Stefano...dice che il post del 1°giorno di scuola di Micol è un pò triste.
Anche se ieri pomeriggio quando l'ho riabbracciata mi è sembrata la solita simpatica giocherellona, il magone mi è passato solo a sera.
E allora oggi vi dirò della bella sfilata di varia umanità cui ho assistito ieri ed oggi a scuola: e non stò parlando di bambini...
Parlo di noi, mamme e papà, che a vederci tutti insieme siamo degni di un Circo Barnum!
Ho visto di tutto...certo parlo io,che mi sono conciata nemmeno fosse il mio primo giorno:mi mancavano solo i ciuccetti e le efelidi finte!

Le mejo sono le mamme modello Fatalon: tacco 12 cm, minigonna strizzanatiche sode,abbronzatura bronzea e chioma leonina di solito accompagnano bambina vestita di volant,pizzi e nastrini che viene stritolata di baci ma anche velocemente congedata perchè alle 10.00 comincia la prima lezione di acqua gym e tu capisci...

Io sono nel gruppo delle mamme Casual : cercando di tenere un low profile indossiamo tutte la prima magliettina che ci è capitata a tiro, jeans scolorito e scarpe da ginnastica per dare l'idea che,malgrè l'età siamo giovani dentro,semo cool e i nostri figli altrettanto...da cosa veniamo tradite? Dalle emozioni naturalmente, tutte rigorosamente retrò, old style, che vanno dai singulti, allo smocciolamento, agli abbracci strappacore e al fazzolettino stretto in mano per soffiata di naso alla velocità della luce! Però i nostri bambini ci perdonano e mentre si fanno gli affari loro e giocano con il giocabile scuotono la testa come a dire:"Che voi fà, sò adulti..."

Ahhh,poi la Manager:quella che al primo giorno di scuola ci deve essere, fa i suoi dieci minuti di presenza (con quattro tate che aspettano fuori per sostituirla) mentre te fà un consiglio di amministrazione,licenzia due sales manager, inventa una promozione e fà rosicà quello del marketing tutto rigorosamente al cellulare, of course.Vestita con tailleur pantalone Dolce & Gabbana, austero ma sexi, perchè c'ha le palle ma è pur sempre 'na femmina.
Peccato che i figli siano un pochino stile scienziato pazzo e cerchino di bruciare i riccioli di Micol e altre bimbe con l'accendino che hanno fregato all'autistà di mammà!

E le mamme Extracomunitarie? Sono quelle che mi hanno fatto più tenerezza di tutte:spaziano dal sud America allo Sri Lanka alle Filippine alla Cina alla Lettonia per cui fisiognomiche di ogni varietà:con una cosa in comune un sorriso - vero!- immenso...capita però che i bimbi non sappiano una sola parola di italiano e che sappiano solo farsi rispettare con testate alla Zidane o con urla terrificanti nell'idioma del Paese straniero di appartenenza, perfettamente udibili anche lì però...

Ora non vorrei dire...ma i più normali mi sò sembrati proprio i papà:
che erano tutti emozionati, tutti vestiti per andare a lavorà (ognuno c'ha la sua divisa e la sua croce), tutti consci di un fatto ovvio:ogni proprio figlio è assolutamente speciale!
Certo c'era il papà fricchettone, con i sandali e l'anellino all'alluce (!!!), il papà bonazzo (ahò non me dite niente eh!Sò mamma ma nun sò mica cieca!), il papà Furio che spiegava, da un punto di vista psicopedagogico e metafisco dell'ermeneutica al proprio pupillo di tre anni l'importanza di non farsi la pipì nel pantaloncino che è sindrome di debolezza e di scarsa autostima e...a papà ma vaff....lo!

Insomma tutti lì,in quella grande stanza colorata, zeppa di giochi,ognuno con la sua storia di amore filiale.

E poi...questa energia cosmica che è fatta delle risate dei bambini e del loro vociare che ,ne sono certa, non appena ne riempie l'universo ed arriva in cielo alle orecchie dell'Onnipotente Gli deve sembrare la più bella musica classica mai composta dal Genio umano...

giovedì 7 settembre 2006

1° GIORNO DI SCUOLA


Mamma, mamma che fai? Perchè apri la finestra?Che è già gionno? Mi prepari il lattuccio?Mi accendi i cartoni...*sbadiglio*?
No,non ho voglia di lavarmi i denti,puà il gengificio è cattivo e puzza...non voglio lavarmi la faccia l'acqua è fvedda fvedda...aia mamma mi strappi i capelli!No così forte...chè è quettooo? Perchè mi metti questa maja? Io voglio la maja con uinnipù,capito? A scuola? Io non ci vado a scuola oggi,io vojo andare al parco e non la vojo la maja della scuola...
Perchè devo andare a scuola,oggi? *grattino sulla testa* Ah, a scuola faccio un disegno e poi ci sono tanti cicciobejo? Beello...vabbè allora andiamo...

Mamma, mamma guarda quanti giocattoli...bello c'è pure la casetta...le sedie piccoline...uh!ma io quello lo conocco...viene al parco...Gioggio,si chiama gioggio ciao gioggio sono micò...
Carina la maestra...papà guadda c'è il giardino co lo scipolo e la tenatena...papà,pa-pa-à mi guaddi, che sei triste? *sguardo pensieroso*

Mamma, maaa-mmaaa pecchè piangi,mamma pecchè piangi,che c'hai la bua,c'hai la bolla dell'ape? Scusa bimba questo gioco è mio, è mmmio lascialo, lascialo brutta bimba...che hai detto mamma, ah vai a bere il caffè co papà...ma perchè piangi,che sei triste? Ah adesso ridi.Si vai tanto io stò qui a giocare...vai mamma...vai...

Mamma,ma io scherzavo...e tu e papà ve ne siete andati via veramente e mi avete lasciata qui sola...ma poi che c'avrà sto ragazzino che piange bimbo pecchè piangi?Non lo sai che questa è la scuola?Che al parco non ci vai più?
Io non ci voglio stare qui...voglio la mia mamma,no voglio papà, anzi voglio Paola perchè almeno lei mi porta al parco...bimbo la smetti?Pecchè piangi,vuoi la mamma?Vabbè dài,dammi la mano così non ti senti più triste...
Scusa mamma però la prossima volta che mi dici che la scuola è bella e non mi dici che però TU non ci sei, io prendo tutti i tuoi trucchi e li butto dalla finestra...hai capito?
Vieni,bimbo,vieni a giocare co' mme, giochiamo a mamma e fijo,vabbene? Vabbene...

martedì 5 settembre 2006

Mamma...Mah!

Mi sono fatta del male.Puro purissimo male.
Mi sono letta due libri per cui ci vuole un bel fegato e sarebbe stato meglio non aver procreato.
Uno si intitola "Faccia di cuore".
L'altro ha un titolo dolcissimo "Lieto evento".Ma ha solo quello di dolce.

Questo week end,complice il relax mi sono abbandonata ad una delle mie attività preferite in vacanza:osservare il mondo e la gente che mi circonda in quel dato preciso momento.
Dio Santo! Ma cosa è successo?

"Faccia di cuore" è la storia di un bambino nato, sfortunatamente per un dispetto della natura ,da una coppia vecchia (proprio anziana!) che,tentando di proteggerlo dal mondo, ne fanno un piccolo mostro; quella morsa di acciaio intorno al capo a forma di cuore per costringere il cranio ad assumere la forma del loro grande e terrificante (sic) amore è il peso e la croce che certi figli devono sopportare e subire dai loro genitori.
In una parola il libro è devastante.

"Lieto evento" è una storia,se possibile,anche peggiore.Non c'è nulla di fantastico in questo caso, ed è qui che lentamente sale una sorta di orrore;perchè narra la normalità.
E' il racconto di una donna e della vita di coppia che affronta il passaggio dalla vita beata e spensierata di chi fa quello che vuole alla vita sottoposta alla tirannia di un figlio e tutto ciò che ne consegue.
Narrato con brutale lucidità e lasciando trasparire l'astio ed il livore per quell'esserino che pur sembrando così dolce ed indifeso racchiude già un misto di egoismo,opportunismo e crudeltà...
Cuore di mamma ha avuto un crollo.

Il colpo di grazia è stato osservare le mamme vicine di ombrellone.
Ma cosa ci stà succedendo?

Ho visto una mamma urlare alla propria vivacissima bimbetta di essere il diavolo.
Un'altra mamma ha preso per i capelli il figlio e lo ha trascinato -in questo modo!- fino alla doccia.
Ho visto due occhi spalancati verso una mamma che litigava in silenzio con il marito,ma che ogni espressione diceva meglio di qualsiasi parola udibile.

Ieri ho urlato a Micol "stai ferma sennò ti riempio di botte" e lei, ve lo giuro, ha rabbrividito. Ho visto quel tremito che ha scosso i riccioletti e le spalle e mi sono fatta schifo per aver trovato riprovevoli le donne,di cui sopra.
Non ho pianto.No, troppo facile, cancellare con una bella singhiozzata il senso di colpa.
Però mi sono fatta del male. Pure parecchio.

venerdì 1 settembre 2006

E che è stà cosa?


GULP!
No, non spaventatevi!!! Fa impressione ma è una di quelle pazze creazioni di qualche altrettanto pazzo designer che probabilmente ,al primo figlio, si è cimentato in qualcosa che non fosse il solito cuscino ergonomico per il riposino!
Molti genitori sono sensibili alla corretta posizione del neonato nella culla ed è importante la loro incolumità...ma effettivamente sembrano le mani dei personaggi di SESAME ST. e non quelle rassicuranti della mamma, e condivido con la scopritrice di questa strana cosa la stessa sensazione di disagio:
"considerando l'importanza della copertina di Linus nell'inserimento a scuola, come reagirebbero gli altri bambini alla vista di un oggetto rassicurante come un braccio umano?".

Vecchio mio...


'Nzallanùto...
è molto familiare a me questo termine napoletano e a casa mia tutti sanno bene chi e' lo 'nzallanuto.
E' la persona che sembra confusa, intontita, stordita, nu poche scema...
Sin dall'infanzia me lo sono sentito ripetere scherzosamente tante volte...
Però si dà anche il caso che spesso il termine sia associato per lo piu' a persona anziana (viecchio 'nzallanuto).

E la cosa, non piacendomi affatto,mi porta a fare le mie solite elucubrazioni temporalesche.
Il guaio (???) è che io sono una persona che, dove si crea la possibilità (di solito in viaggio, quando ho tempo di riflettere e di riappropriarmi delle mie emozioni) tendo ad attaccare bottone con gli anziani seduti fuori ai bar, col vecchietto di paese, con la nonna che spazza davanti casa...perchè ne subisco il fascino,appena vedo il reticolo delle rughe su quei bei volti antichi io rimango incantata.Mi innamoro dei loro sorrisi scucchioni, delle fossette profonde dove non ci sono più denti, degli occhi acquosi sempre fissati lontano come giovani esploratori, pur avendo tanto esplorato.

E quindi sotto sotto, avverto anche l'aspetto negativo del termine.

I vecchi sono, in fondo,dei rincoglioniti.

Sulla origine di 'nzallanuto si sono fatte piu' ipotesi. Alcuni vogliono l'origine etimologica dal latino insanire che si traduce in smaniare, fare follie. Altri dal greco "zalaino" cioe' stolto, demente; la più attendibile vuole l'origine dal greco "seleniao" che si attribuisce a persona lunatica, che deriva da "sele'ne'" (luna).
La conclusione è che io sono stata, sono e diventerò - se Dio lo vorrà- una vecchia folle,un pò scema, pure lunatica insomma 'nzallanuta. Ma per fortuna vecchia.
E se qualcuno mi considererà una rincojonita, faccia pure.Ma non sa che si perde.

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